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Gorizia, 12enne morto in un pozzo: tra gli indagati anche il sindaco

Pubblicato: 25/07/2020 17:40

Stefano Borghes aveva solo 12 anni. Mercoledì 22 luglio 2020 è sfortunatamente andato incontro ad una tragica morte. Mentre giocava, è caduto in un pozzo profondo 30 metri, in un centro estivo a Gorizia. Per la sua scomparsa prematura 14 persone hanno visto il proprio nome inserito sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Fra questi, anche il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ha definito l’avviso di garanzia “un atto dovuto”. “Il mio unico auspicio è che venga fatta la più totale chiarezza sulla dinamica della tragedia: lo dobbiamo ai genitori di Stefano”, ha aggiunto il primo cittadino.

14 indagati per omicidio colposo

Rodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia, è indagato in quanto presidente della Fondazione Coronini Cronberg, che possiede la struttura. All’interno del parco del centro estivo, il 12enne Stefano Borghes è scivolato all’interno di un pozzo, trovando così la morte sul colpo dopo un volo di 30 metri. Lo stesso Ziberna ha confermato di aver ricevuto l’avviso di garanzia. Lo stesso vale per gli altri membri (compresi gli scorsi) dell’organo che gestisce la Fondazione, chiamato “Curatorio”. Fra questi, figurano l’attuale assessore alla Cultura del Friuli-Venezia GiuliaTiziana Gibelli, e il suo predecessore, Gianni Torrenti. Sul registro degli indagati son finiti anche i responsabili della parrocchia e l’animatrice che ha accompagnato Stefano e gli altri ragazzi nel centro estivo dove si è consumata la tragedia.

Il sindaco di Gorizia: “Lo dobbiamo ai genitori di Stefano”

Il primo cittadino Ziberna ha immediatamente sottolineato che: “Si tratta di un atto dovuto che ricevo con la consapevolezza che ciò permetterà a tutte le persone coinvolte di nominare dei periti per l’autopsia. In questo momento non voglio entrare negli aspetti giudiziari, ma solo in quelli umani”. Il sindaco ha poi espresso un pensiero di vicinanza alla famiglia del 12enne scomparso: “Le notifiche permetteranno di far svolgere al più presto l’autopsia. Questa è la cosa più importante, perché ogni giorno che passa, per la famiglia si aggiunge strazio a quello precedente. Il mio unico auspicio è che venga fatta la più totale chiarezza sulla dinamica della tragedia: lo dobbiamo ai genitori di Stefano”.

Funerale in ampio spazio nel rispetto delle norme

Lunedì avrà luogo l’autopsia. Stando a quanto emerso finora, Stefano sarebbe scivolato dentro il pozzo durante una gara di Orienteering con gli altri ragazzi. “Stiamo vivendo questi momenti con straziante dolore, ma ci conforta vedere quanto fosse amato Stefano, ha dichiarato la madre, come riporta Repubblica. Il sindaco Ziberna ha inoltre sottolineato la proposta della famiglia e del Comune per celebrare il funerale in un campo da calcio o “in uno spazio ampio, per consentire la massima partecipazione nel rispetto delle prescrizioni Covid-19“. Il giorno del funerale, ancora da stabilire, a Gorizia osserverà il lutto cittadino, ha promesso il sindaco.