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Coronavirus, stabile il bilancio in Italia ma in Europa ritorna la paura

Pubblicato: 27/07/2020 18:02

È un’emergenza sanitaria quella per il Coronavirus che a livello mondiale continua a destare fortissima preoccupazione. Per il quarto giorno consecutivo, nel mondo, sono stati oltre 250mila i casi di Coronavirus registrati a rimostranza di come il virus non si stia affatto indebolendo. L’evoluzione dell’epidemia nell’ultimo bollettino della Protezione Civile con i numeri aggiornati al 27 luglio.

Coronavirus, Italia: stabile il bilancio, 170 nuovi contagi

Calano nell’arco delle ultime 24 ore i nuovi casi di contagio di Coronavirus in Italia: dai 255 casi di ieri, in giornata odierna 27 luglio sono calati a 170 i casi di nuovo contagio. 34 quelli registrati in Lombardia; 33 in Emilia-Romagna; 24 quelli in Liguria e 16 in Veneto. Stabile il bilancio delle vittime, anche oggi 5 per un totale di 35.112 vittime in Italia. 12.581 le persone attualmente positive di cui 11.766 in isolamento domiciliare, 45 ricoverate in terapia intensiva e 740 ricoverate con sintomi in ospedale.

147 le persone guarite e dimesse nelle ultime 24 ore che vanno ad incrementare il totale ora a quota 198.593, numero che rientra nei 246.286 casi di Coronavirus registrati in tutto in Italia.

La situazione in Europa: nuove restrizioni in Belgio

Se in Italia la situazione sembra stabile, così non si può dire nel resto del mondo. Di oggi le notizie che arrivano dal Belgio dove l’epidemia sembra essere di nuovo più rapida e disarmante. In questi giorni nel Belgio è stato registrato un aumento di casi definito “inquietante”, soprattutto nella provincia di Anversa. Attive, nuovamente, le misure di sicurezza più stringenti per contenere la proliferazione del virus. Alti, sopra quota mille giornalieri, i casi positivi registrati in Romania, tra gli “osservati speciali” sotto il profilo pandemico insieme alla Spagna e alla Bulgaria.

Il commento dell’OMS: “Numero totale raddoppiato

Nelle ultime 6 settimane – ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) – il numero totale di casi è quasi raddoppiato. Questa è la sesta volta che un’emergenza sanitaria globale è stata dichiarata ai sensi dei regolamenti sanitari internazionali, ma è di certo la più grave“.