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Sabaudia: dipendente positivo al coronavirus, chiuso stabilimento balneare

Pubblicato: 31/07/2020 15:47

A poche ore dall’ultimo bollettino sul coronavirus che riporta un moderato aumento dei contagi, arriva la notizia della chiusura di uno stabilimento a Sabaudia: un dipendente dello stabilimento balneare è infatti stato trovato positivo al Covid-19 ed è tuttora in corso un’indagine epidemiologica.

Positivo al Covid un dipendente dello stabilimento

È stata la Asl di Latina, per tramite dell’unità di crisi Covid-19 della regione Lazio, a predisporre un comunicato ufficiale sulla chiusura dello stabilimento: “La Asl di Latina comunica che è stata disposta la temporanea chiusura dello stabilimento balneare ‘Il Gabbiano’ a Sabaudia presso cui è risultato positivo un dipendente”.

Un’indagine molto accurata ha portato a definire l’ambito di ricerca diagnostica, e verranno sottoposti a test tutti i clienti rintracciabili: “È stato chiesto alla struttura l’elenco degli avventori e i loro contatti telefonici. Informazioni queste fondamentali per permettere il contact tracing e per effettuare i test ai clienti”.

Il giovane dipendente risultato positivo aveva manifestato febbre per qualche giorno, prima che i medici ipotizzassero che potesse trattarsi di coronavirus, e decidessero quindi di fare un tampone ed alla conseguente diagnosi.

Coronavirus: casi in aumento a livello nazionale

La notizia della chiusura dello stabilimento arriva dopo l’aumentare di focolai, soprattutto in centro Italia, ed il conseguente timore di un ritorno della pandemia ancor prima dell’autunno. Anche il Piemonte sembra essere particolarmente toccato dall’emergenza, con i casi raddoppiati nell’ultima settimana.

Fanno preoccupare, intanto, i numeri diffusi nelle ultime ore dalla fondazione Gimbe di Bologna, che parla di un aumento dei contagi del 23%. Nino Cartabellotta, di Gambe, ha dichiarato: “La pandemia è ancora in corso, il virus è vivo e vegeto e vanno mantenuti tutti i comportamenti individuali raccomandati da mesi, oltre che le misure di sorveglianza epidemiologica”.

Prudente nell’ultima settimana anche l’atteggiamento del premier Conte che ha parlato del fatto di prolungare lo stato di emergenza fino al 15 ottobre, decisione confermata ieri.