La definitiva sentenza è arrivata: ergastolo. Joseph DeAngelo, meglio noto come killer del Golden State, spenderà il resto dei suoi giorni in prigione. Così si conclude la vicenda di uno degli assassini più crudeli e famosi d’America, ex poliziotto ed ex veterano della Guerra in Vietnam.
Il serial killer che ha terrorizzato la California
DeAngelo, arrestato nel 2018 grazie alle più moderne tecniche di genealogia (è stato incastrato dal suo Dna), lo scorso giugno aveva ammesso le sue colpe davanti alla Corte. L’accordo raggiunto dal criminale e dai giudici riguardava proprio la sua ammissione di colpa, grazie alla quale avrebbe evitato la condanna a morte.
Numeri che fanno impallidire: 13 omicidi, oltre 50 stupri e più di 100 rapine e altri illeciti per DeAngelo. Il killer del Golden State ha letteralmente terrorizzato la California tra gli anni ’70 e ’80, ma l’arresto è arrivato decenni dopo, quando ormai aveva raggiunto l’età di 72 anni. Il procuratore distrettuale della Contea di Sacramento, Anne Marie Schubert, lo ha definito un “sociopatico senza rispetto per i diritti umani e per la legge, privo di compassione, empatia e rimorso”. Schubert, riporta la Bbc, ha inoltre affermato che DeAngelo non possiede una coscienza.
Il racconto delle vittime e dell’ex moglie
Venerdì 21 agosto si è tenuta l’ultima udienza. DeAngelo è rimasto seduto in silenzio mentre le numerose vittime dei suoi crimini rilasciavano le proprie testimonianze. Come Kris Pedretti, che nel dicembre del 1976 venne stuprata da DeAngelo: aveva solo 15 anni. “Ero contenta di esser viva, ma allo stesso tempo una parte di me è morta quella notte”.
Sulla vicenda è intervenuta anche l’ex moglie del condannato, Sharon Huddle. Giovedì, ha rilasciato alla stampa una lettera, nella quale spiega “l’effetto devastante e pervasivo sulla mia vita e sulla mia famiglia”. Huddle ha inoltre dichiarato: “Non sarò mai più la stessa persona. Ora vivo ogni giorno con la consapevolezza delle centinaia di persone innocenti da lui ferite. Ho perso la capacità di esprimere fiducia”. La coppia si è separata subito dopo l’arresto di DeAngelo nel 2018 e ha divorziato l’anno successivo.
Condanna all’ergastolo
Al termine di analoghe testimonianze, l’imputato si è alzato dalla sua sedia a rotelle e si è tolto la mascherina per parlare. Secondo la Bbc, il killer del Golden State ha detto: “Ho ascoltato tutte le vostre dichiarazioni. Ognuna di esse. E sono veramente dispiaciuto per il male che vi ho fatto”.
Subito dopo, il giudice Michael Bowman ha pronunciato la sentenza: 11 ergastoli consecutivi senza possibilità di libertà condizionale, con 15 simultanei ergastoli per gli altri crimini. Con ogni probabilità, Joseph DeAngelo morirà in prigione. Il giudice Bowman ha concluso la seduta dichiarando: “Quando una persona commette atti mostruosi è necessario rinchiuderla dove non possa mai più far del male ad altri innocenti”.