Nel bene e nel male, Vittorio Sgarbi è destinato a far notizia. Come opinionista televisivo incline ad esplosioni di rabbia, ma anche come parlamentare in Aula, e ora nel paesino del viterbese in cui è stato eletto sindaco. Con una ordinanza, infatti, Vittorio Sgarbi ha vietato l’uso della mascherina “senza necessità“.
L’ordinanza di Vittorio Sgarbi a Sutri
Che fosse critico nei confronti delle misure anti-Coronavirus, è risaputo. Lo ha dimostrato anche recentemente, da promotore del convegno definito negazionista che ha fatto finire nella bufera anche Andrea Bocelli. Ora, è passato ai fatti per quel che può, ossia con una ordinanza sindacale nel comune di Sutri, cittadina viterbese nella quale è stato eletto nel 2018. Le sue “gesta” da Sindaco avevano già fatto discutere, come quando nell’ottobre dello stesso anno fece intitolare una strada a Giorgio Almirante.
Ora, il suo nemico è chiunque indossi una mascherina anti-Coronavirus senza necessità. Come riporta lo stesso Sgarbi, saranno infatti previste “Multe a chi indossa la mascherina senza necessità“.
I motivi dell’ordinanza sulle mascherine di Sgarbi
Secondo quanto riportato dalla nota che Vittorio Sgarbi ha poi inviato, il motivo sarebbe per così dire “di ordine pubblico”. Sgarbi avrebbe infatti detto che “Solo ladri e terroristi si mascherano il volto“, in riferimento ad una legge che effettivamente prevede la multa per chi si maschera il volto in pubblico. Sgarbi, però, porta avanti anche una ragione diversa, vietando la mascherina per presunte “evidenti ragioni di salute“.
Ancora, il sindaco di Sutri si appella al fatto che “l’uso della mascherina in luoghi pubblici, salvo che per il personale dipendente, appare in evidente contrasto con il tempo dedicato alla nutrizione che prevede di assumere il cibo senza mascherina“. Per Sgarbi è quindi “contraddittorio che dopo aver mangiato senza mascherina ci si alzi da tavola mettendosela. Si tratta di forme ridicole di ostentazione che nulla hanno a che fare con le esigenze sanitarie“.