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Prezzo del pane in Italia: dati Eurostat e comparazione con il resto dell’Europa

Pubblicato: 29/08/2020 05:11

Il prezzo del pane in Italia e in Europa è stato, di recente, analizzato da Eurostat. E’ un indice significativo, simbolico. Il pane è un bene di consumo importante per misurare il livello di reddito di una Nazione,

In base all’analisi di Eurostat, i cui dati sono riferiti al 2019, fra i complessivi 27 Paesi membri dell’UE, i forni della Danimarca risultano essere i più cari.

Considerando 100 l’indice medio del livello dei prezzi UE, il prezzo del pane in Danimarca segna 151 punti, praticamente il triplo rispetto alla Romania (53 punti). Subito dopo, troviamo Austria (133 punti) e Lussemburgo (125 punti, al pari della Finlandia).

Quali sono gli altri dati emersi in Europa? In Italia quanto costa il pane?

Il prezzo del pane in Italia

La Coldiretti fa sapere che, con il passaggio dal grano alla lavorazione del pane, il prezzo aumenta di circa 15 volte. Colpa delle speculazioni e delle importazioni selvagge dall’estero di panini e pagnotte spacciati per italiani e venduti a consumatori ignari.

In particolare, la Coldiretti ha spiegato che un kg di grano tenero viene venduto a meno di 21 centesimi contro un kg di pane venduto ad un prezzo medio di circa 3,1 euro al chilogrammo.

I prezzi del pane variano da città a città.

Quanto costa il pane da Nord a Sud

In base ai dati dell’Osservatorio prezzi, un chilo di pane costa diversamente in base alle varie città italiane.

Prendiamo qualche esempio:

– Milano: 4,22 euro:

– Bologna: 4,72 euro;

– Roma: 2,63 euro;

– Napoli: 1,89 euro;

– Torino: 3,05 euro:

– Palermo: 3,02 euro.

Perché il prezzo del pane è così variabile in Italia?

Il costo del grano non incide minimamente sull’andamento dei prezzi del pane. Le quotazioni dei prodotti agricoli risultano sempre meno legate all’effettivo andamento di domanda ed offerta. Dipendono piuttosto da movimenti finanziari e da strategie speculative. In questa situazione caotica, per gli agricoltori è difficile sopravvivere.

Gli agricoltori “devono vendere ben 5 chili di grano per potersi pagare un caffé o una bottiglietta di acqua al bar“ ha denunciato Coldiretti.

La Coldiretti ha chiesto di riconoscere un giusto compenso agli agricoltori senza peraltro pesare sui cittadini. Bisognerebbe fissare un prezzo di acquisto equo basato sugli effettivi costi sostenuti.

Ci chiediamo cosa sia cambiato in tempi di emergenza sanitaria da Covid-19, quanto la crisi economica innescata dalla pandemia abbia inciso sui prezzi del pane.

Questo potremo scoprirlo non appena si potrà analizzare l’anno in corso.

Prezzo del pane in Italia ed Europa: la graduatoria di Eurostat

Riportiamo in parte la graduatoria Eurostat iniziando dai Paesi più cari e considerando quota 100 come indice medio UE del livello dei prezzi del pane.

Abbiamo già detto che i forni più cari si trovano in Danimarca (151 punti), cui seguono Austria (133 punti), Lussemburgo e Finlandia (125 punti), Cipro, Svezia.

Al settimo ed ottavo posto troviamo l’Irlanda e l’Italia (entrambe a 114,5 punti). A seguire Belgio, Malta, Grecia, Francia, Spagna, Croazia e Slovenia.

In Germania, Estonia, Portogallo, Slovacchia, Olanda, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca e Ungheria si può acquistare il pane a prezzo inferiore, sotto la media europea.

Nei Paesi Bassi, ad esempio, il prezzo è di 90,4 rispetto alla media europea di 100, mentre nel Regno Unito scende a 85,4.

Chiudono la classifica la Polonia (70 punti), la Bulgaria (65 punti) e la Romania (53 punti).

L’Italia è a quota 114,5 punti: cosa significa? Significa che il prezzo del pane costa il 14,5% in più rispetto alla media europea.