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Franco Di Mare, la Rai replica: “Non sapevamo della malattia”

Pubblicato: 29/04/2024 19:52

Una rivelazione sconvolgente ha scosso gli uffici della Rai: i vertici aziendali non erano a conoscenza della malattia di Franco Di Mare, il giornalista che ha recentemente dichiarato di soffrire di un mesotelioma, un tumore legato all’esposizione all’amianto. Le dichiarazioni di Roberto Sergio, amministratore delegato, e Giampaolo Rossi, direttore generale, hanno gettato luce su una situazione che ha sollevato dubbi e critiche riguardo alla gestione della salute e della sicurezza dei dipendenti.
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Franco Di Mare, il racconto del cancro a Che Tempo che Fa

Franco Di Mare, noto giornalista della televisione pubblica e ex direttore di Rai Tre, ha raccontato la sua drammatica storia durante la trasmissione “Che Tempo che fa”, rivelando di essere affetto da un tumore legato all’esposizione all’amianto, probabilmente contratto durante il suo lavoro come inviato di guerra. Ha descritto come ogni esplosione durante le sue missioni nei Balcani avesse rilasciato nell’aria particelle di amianto, contribuendo così all’insorgenza del mesotelioma.

Quello che ha aggiunto un ulteriore strato di controversia è stata la sua dichiarazione secondo cui, dopo la diagnosi, ha chiesto alla Rai di fornirgli lo “stato di servizio”, un documento utile a tracciare i suoi movimenti di lavoro per identificare possibili esposizioni all’amianto. Tuttavia, Di Mare ha affermato che la richiesta è stata negata dall’azienda, definendo tale comportamento ripugnante.
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Solo dopo le sue rivelazioni pubbliche e le critiche che ne sono seguite, i vertici della Rai hanno annunciato che lo stato di servizio verrà finalmente rilasciato a Di Mare. Le parole di sostegno e disponibilità espressi da Sergio e Rossi sono state accolte con un misto di sollievo e indignazione, poiché la vicenda ha sollevato interrogativi su come la Rai abbia affrontato la questione della sicurezza sul lavoro e sulla trasparenza nei confronti dei dipendenti.

La versione di Aimac

Elisabetta Iannelli, avvocata e vicepresidente di Aimac, ha confermato che il datore di lavoro non può ostacolare un dipendente nell’accertamento della causa del tumore che lo ha colpito. Il mesotelioma, ha spiegato, è uno dei pochi tumori professionali per i quali l’associazione con l’amianto è scientificamente provata, e pertanto l’Inail potrà valutare la causa del tumore come di natura professionale.

Il caso Di Mare ha messo in luce l’importanza di garantire la sicurezza sul luogo di lavoro e il diritto dei dipendenti di accedere alle informazioni necessarie per proteggere la propria salute. Mentre il giornalista affronta la sua battaglia contro la malattia, la Rai si trova di fronte a una difficile prova di trasparenza e responsabilità.

Ultimo Aggiornamento: 30/04/2024 08:31