Vai al contenuto

Busto Arsizio, 16 casi di legionella: c’è una vittima. Esami agli impianti idrici

Pubblicato: 05/09/2020 10:06

Casi di legionella a Busto Arsizio, in provincia di Varese, dove almeno 16 persone sono state colpite dal batterio e ci sarebbe una vittima. Si stanno effettuando controlli sugli impianti idrici, come ha assicurato l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera.

Il primo caso di legionella, che si manifesta con polmonite e sintomi influenzali, nel comune varesino risalirebbe a una settimana fa. Non è la prima volta in Italia: poco più di un mese fa una donna è morta a Siracusa per la legionella. Altri 8 casi si sono avuti in Friuli a luglio, con il sindaco che in quell’occasione ha sconsigliato di fare la doccia.

Legionella a Busto Arsizio: una vittima

Sarebbe un 78enne con problemi di salute pregressi la vittima di legionella a Busto Arsizio, dove altre 16 persone sono state infettate dal batterio. Ad annunciarlo è Giulio Gallera, assessore regionale per la Sanità, il quale assicura che i protocolli di sanificazione sono stati attivati.

Nessun ricoverato tra i contagiati

Le autorità sanitarie territoriali si sono attivate immediatamente e hanno realizzato i prelievi e la campionatura delle acque nelle abitazioni di residenza, il controllo degli impianti idrici (acquedotto) e delle torri di raffreddamento“, dichiara Gallera, “Le analisi di laboratorio sono in corso. In via precauzionale è stata altresì eseguita una iperclorazione dell’acqua“.

Le persone infettate non sarebbero in condizioni gravi e non sono ricoverate, mentre la legionella sarebbe circoscritta a una zona precisa di Busto Arsizio. “La situazione è sotto controllo“, ha assicurato Emanuele Monti, presidente Commissione Sanità della Regione Lombardia.

Cos’è la legionella

La legionella, un batterio, prende il suo nome dall’epidemia che ha colpito un gruppo di veterani dell’American Legion nel 1976 a Philadelphia, causando 34 vittime e centinaia di contagi. I sintomi si manifestano con febbre, dolori muscolari, polmonite, tosse e astenia.

Il bacillo si trasmette per via aerea, ma il loro ambiente naturale è l’acqua, in particolari sopravvive in laghi, fanghi e sorgenti, e può infiltrarsi anche nel sistema idrico. Non sono state trovate evidenze scientifiche che il batterio si trasmetta tra persone. Tra i fattori principali di rischio c’è l’età avanzata, l’essere fumatori e il sesso maschile.