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Mauro Romano potrebbe essere vivo: i sospetti sul rampollo che vive all’estero

Pubblicato: 10/09/2020 12:47

Ritorna l’amata Federica Sciarelli con un caso di cronaca che non trova risoluzione dal 1977, la scomparsa del piccolo Mauro Romano. Sono passati 43 anni dalla sparizione del bambino rapito quando all’epoca aveva solamente 6 anni ma le speranze dei genitori, Natale Romano e Bianca Colaianni non si sono mai arresi.

A distanza di 43 anni, si riaccendono le speranze.

Mauro Romano: la pista del rampollo che vive all’estero

Di fronte alla novità, si riaccende ad oltre 40 anni di distanza la speranza che Mauro Romano non solo sia vivo ma che possa ipoteticamente riabbracciare i suoi genitori. Quanto accaduto lo raccontano i genitori stessi, Natale e Bianca, ai microfoni di Chi l’Ha Visto?, davanti a Federica Sciarelli. Da tempo le indagini sulla scomparsa e il presunto rapimento del piccolo sono state riaperte anche alla luce delle accuse di omicidio e occultamento di cadavere che pendevano su un 70enne, identificato come presunto aggressore, un amico di famiglia.

Il sospetto guardando una fotografia

Indagini che però non hanno ancora mai dato una risposta al giallo e che soprattutto non hanno mai restituito ai genitori di Mauro Romano la verità sulla vita degli figlio. Ora però, si apre un nuovo scenario: un dettaglio che, all’epoca dei fatti, non aveva trovato troppa attenzione da parte dei magistrati. Anni fa, sfogliando un settimanale di gossip, la madre di Mauro Romano era stata attirata da una fotografia, lo scatto in primo piano del volto di un giovane rampollo di una ricca famiglia straniera venuto a Roma perché innamorato di una attrice italiana.

Il dettaglio del sopracciglio sinistro

Guardando quel giovane, la madre di Mauro Romano avrebbe riconosciuto in lui proprio il figlio scomparso alla sola età di 6 anni. Un sentore ma anche un sentimento nato dal profondo. Una convinzione tale da portarla a rivelare tutti ai magistrati nonché al prefetto che basandosi su quanto dichiarato dalla donna (ci sarebbe anche una vaga e sospetta corrispondenza con una cicatrice sul sopracciglio sinistro) avrebbe cercato di scrivere al consolato del Paese straniero per entrare in contatto con la famiglia del giovane, chiedendo un incontro di persona.

Le ipotesi, alla luce di questi fatti, sembrano far presupporre che il piccolo all’epoca possa essere stato rapito per poi essere ceduto, forse dietro un compenso, ad una famiglia ricca all’estero.