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Saronno, sentenza annullata per l’infermiera killer: processo da rifare

Pubblicato: 12/09/2020 14:57

13 pagine mancanti alle motivazioni della sentenza, ed è tutto da rifare. Laura Taroni, tristemente nota come “l’infermiera killer” di Saronno, ha visto ieri sera la sua pena a 30 anni di reclusione annullata dalla Corte di Cassazione. Il processo d’appello dovrà essere rifatto a causa di questo errore materiale.

Annullata la condanna dell’infermiera killer

Su Laura Taroni, infermiera del pronto soccorso di Saronno (Varese), pende l’accusa di omicidio nei confronti della madre Maria Rita Clerici e del marito Massimo Guerra. I delitti in corsia sarebbero stati compiuti insieme al medico e amante dell’infermiera, Leonardo Cazzaniga, già condannato all’ergastolo. Dopo la condanna a 30 anni pronunciata lo scorso luglio e depositata a novembre, sembrava che la vicenda di Saronno avesse raggiunto l’epilogo. Invece, il processo d’appello sarà da rifare, ha decretato la Cassazione, davanti ad una nuova sezione della Corte d’Assise d’Appello di Milano. Tutto per merito dell’avvocato Cataldo Intrieri, legale della cosiddetta “infermiera killer”, che aveva presentato ricorso. La precedente sentenza contava infatti 13 pagine mancanti alle 122 di motivazione: quelle relative alla capacità di intendere e di volere dell’imputata Laura Taroni.

Il “dottor morte” condannato all’ergastolo

L’avvocato ha poi spiegato, come riporta Repubblica: “La decisione non riguarda solo il fatto che la sentenza fosse incompleta. Perché la Corte d’Appello di Milano si era dimenticata una parte della motivazione, ma anche le prove sulla responsabilità per gli omicidi”. Per Intrieri dunque: “La causa è riaperta”. A gennaio la Corte d’Assise di Busto Arsizio ha condannato all’ergastolo Leonardo Cazzaniga, ex viceprimario del pronto soccorso di Saronno e amante della Taroni. Per i giudici, Cazzaniga è colpevole di 10 omicidi volontari in corsia, di cui 3 nella famiglia Taroni. L’amante dell’infermiera killer si è a sua volta guadagnato un agghiacciante soprannome: “il dottor morte”. Laura Taroni resterà in carcere in attesa della nuova udienza, almeno fino alla scadenza dei termini della custodia cautelare.