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Brescia, dà fuoco alla moglie dopo un litigio: lei muore in ospedale dopo una settimana

Pubblicato: 27/09/2020 17:59

Una settimana fa, domenica 20 settembre, il marito le ha dato fuoco al culmine di un litigio fra le mura domestiche. Una donna residente a Brescia è morta dopo una settimana di sofferenze. Era ricoverata all’ospedale di Genova. Un altro atroce femminicidio consumato sul territorio italiano. Ieri, sabato 26 settembre, un altro caso: un uomo ha ucciso la moglie dalla quale si stava separando a Venaria (Torino).

Motivi futili dietro il femminicidio

Abderahim Senbel, 55enne di origine marocchina ha cosparso la moglie Mina Safine, 10 anni più giovane e connazionale, di liquido infiammabile. Poi le ha dato fuoco. Stavano litigando all’interno delle mura di casa, in via Tiboni a Brescia, quando la follia omicida ha portato l’uomo a compiere un gesto orribile. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, la lite sarebbe partita per futili motivi. Inoltre, motivi religiosi o di integrazione non sarebbero alla base della tragedia. In ogni caso, niente può giustificare un femminicidio in piena regola, feroce e crudele.

Morta dopo una settimana di agonia

Mina Safine è deceduta quest’oggi all’ospedale di Genova, dov’era stata ricoverata in seguito all’aggressione. Anche suo marito è finito in ospedale per le ustioni riportate durante la lite coniugale. I carabinieri intervenuti sul luogo del delitto hanno ritrovato in casa il liquido infiammabile utilizzato per l’aggressione. Poi hanno arrestato Abderahim Senbel, prima con l’accusa di tentato omicidio, ora diventata omicidio vero e proprio dopo il decesso della 45enne. Durante l’interrogatorio, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. La coppia non aveva figli. Seguiranno ulteriori aggiornamenti sulle indagini, per far luce sull’ennesimo caso di femminicidio e il movente che ha portato a questo drammatico epilogo.