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Vaticano, ex seminarista denuncia abusi sessuali nel collegio dei chierichetti del Papa

Pubblicato: 03/10/2020 18:00

Dopo aver portato due sacerdoti al rinvio a giudizio, la testimonianza scioccante di un ex seminarista rischia di scoperchiare un nuovo vaso di Pandora all’interno della Santa Sede. Si teme infatti una serie di abusi sessuali nel collegio dei chierichetti del Papa e perfino nella sacrestia di San Pietro. Dopo le indagini, il processo sta per avere inizio: i magistrati hanno fissato la prima udienza: il prossimo 18 ottobre.

La testimonianza dell’ex seminarista

Kamil Jarzembowski, ex seminarista polacco, giunto al collegio vicino a Casa Santa Marta nel 2010, ha fornito delle testimonianze scioccanti su alcuni colleghi del clero. Storie di abusi sessuali e pressioni psicologiche, che hanno condotto i due sacerdoti don Enrico Radice e don Gabriele Martinelli al rinvio a giudizio. Don Enrico ha ricevuto l’accusa di favoreggiamento e di mancata vigilanza sul collega Martinelli. All’epoca dei fatti, Don Gabriele aveva 20 anni, e don Enrico era responsabile della struttura per i chierichetti del pontefice. Secondo Kamil, la notte il collegio si trasformava in un teatro di violenze sessuali. Jarzembowski punta il dito contro Martinelli: don Gabriele avrebbe avuto una forte influenza psicologica su un suo coetaneo, tale da costringerlo a compiere e subire violenze.

Il Vaticano indaga anche sulle finanze del preseminario

Per anni Jarzembowski ha denunciato senza essere ascoltato. Poi Don Gabriele Martinelli è stato pure promosso a sacerdote, mentre ora è indagato per violenza continuata e abuso di autorità. Nel 2017, Kamil Jarzembowski sporse denuncia anche presso la Procura di Roma, che aprì il fascicolo solo lo scorso anno. Secondo la testimonianza consegnata in forma di lettere, Martinelli e il collega “non lo facevano a causa di un amore perverso, ma di un desiderio sfrenato di saziare la loro libido ogni giorno”. Il 18 ottobre i magistrati cercheranno di capire se si sia trattato di rapporti consensuali o se effettivamente le violenze siano avvenute come sostiene Kamil. La Santa Sede sembra decisa a fare luce sul caso. Tanto da voler indagare pure sulle finanze del collegio. Così ha incaricato un commissario che verifichi il conto corrente allo Ior e le proprietà dell’Opera di don Folci, che gestisce il preseminario.