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Maltempo: recuperati cinque corpi in mare. Paura per un nuovo peggioramento

Pubblicato: 04/10/2020 22:10

Continuano i lavori di ripristino e ricerca dei dispersi dopo la terribile ondata di maltempo che si è abbattuta su tutto il Nord-Ovest. Il Piemonte è in ginocchio e, insieme alla Liguria ha chiesto lo stato di calamità; una richiesta imprescindibile a detta del Presidente della Regione Cirio.

La situazione difficile porta con sé anche la paura per una nuova ondata di piogge che possano peggiorare la situazione. Sono tante le zone ancora isolate da venerdì, in Liguria sono stati invece recuperati diversi corpi.

Liguria: ritrovati 5 cadaveri in mare

Una scoperta drammatica quella fatta dalle capitanerie di porto della costa di Ponente in Liguria. Cinque cadaveri sono stati ritrovati e recuperati nell’arco della giornata di domenica. L’ultimo in ordine cronologico è stato rinvenuto a largo della Marina degli Aregai, Santo Stefano a Mare, Imperia. Gli altri sono stati rinvenuto tra Sanremo (Tre Ponti),e Ventimiglia. Il primo è stato rinvenuto da un poliziotto intento a fare jogging, il secondo è stato ritrovato sulla spiaggia di Oberdan, il terzo sempre in zona Ventimiglia lungo il fiume Roya, mentre il quarto sempre sulla scogliera di Sanremo.

Attivata un’equipe per il riconoscimento

Al momento è al lavoro un’equipe che si sta occupando dell’identificazione, non è chiaro da dove arrivino i corpi, il sospetto è che possa trattarsi anche di dispersi che arrivano dal versante francese della Valle Roya. L’ipotesi sembra essere confermata dalla mancanza di denunce di scomparsa nelle ultime 48 ore.

La drammatica conta delle vittime comprende anche il malgaro scomparso sabato sulle montagne al confine con la Francia. Si tratta di un uomo di origini italiane ma di nazionalità francese. Sempre nel versante francese della Valle Roya un elicottero di vigili del fuoco italiani ha recuperato una famiglia di 4 malgari che si trovavano in alpeggio.

Il Po continua a crescere

In queste ore di lotta contro il tempo a fare davvero paura è il Po, che continua a crescere. Dopo l’allarme di coldiretti lanciato sabato, il livello del fiume è cresciuto di 6 metri; proprio per questo motivo Arpa e Protezione Civile hanno rilanciato l’allerta arancioneper rischio idrogeologico sopratutto nelle province di Parma e Piacenza. Restano osservati speciali anche i laghi di Como e Maggiore.

Il Piemonte conta i danni

Sono 108 i comuni colpiti duramente dall’alluvione, migliaia le utenze senza corrente elettrica e diversi centri abitati ancora isolati, come Limone raggiungibile solo per linea ferroviaria. Duro il commento di Alberto Cirio, Presidente di Regione: “È finito il tempo di mettere toppe e tamponi, è arrivata l’ora di interventi strutturali che risolvano le situazioni una volta per tutte. Martedì porterò al ministro Lamorgese, al Viminale, una prima stima complessiva dei danni in Piemonte e, soprattutto, parlerò della necessità di una regia istituzionale che risolva i problemi”.

Ora la perturbazione si sta spostando verso est, osservato speciale sarà il bresciano e la bergamasca insieme all’Emilia-Romagna.

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2021 16:15