Torna l’incubo terrorismo: stamattina, verso le 9, un uomo ha aggredito a colpi di pistola e con un coltello alcune persone nel quartiere Notre-Dame di Nizza. Una donna sarebbe stata decapitata dentro la Chiesa e altre 2 persone sarebbero morte.
L’aggressione: decapitata una donna
Nel centro di Nizza si sono vissuti momenti di vero panico: l’aggressore, Brahim Aoussaoui, 21 anni, a quanto pare sarebbe entrato nella basilica di Notre-Dame, dove ha brutalmente decapitato con un coltello una donna e ferito in modo serio altre due persone, uccidendole, tra cui un uomo di 70 anni e il sacrestano della basilica di Notre-Dame.
Aoussaoui è stato prontamente individuato dalle forze di polizia all’interno dell’edificio e, dopo aver fatto irruzione, lo hanno fermato a colpi di arma da fuoco. Al momento sarebbe in ospedale, ferito, in attesa di poter essere interrogato. La zona è stata bloccata dalle forze dell’ordine, e si teme che l’aggressore potesse avere dei complici.
Il Sindaco di Nizza: “Tutto lascia supporre che sia stato un attentato“
Il Sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha raccomandato ai suoi cittadini di evitare la zona e in un tweet ha ringraziato le autorità, sottolineando la probabile matrice terroristica: “Sono sul posto con la polizia nazionale e la polizia municipale che ha fermato l’autore dell’attacco. Confermo che tutto lascia supporre che sia stato un attentato terroristico nella Basilica di Notre-Dame”.
Il caso Samuel Paty
Il presunto attentato si inscrive in un contesto già complicato: poche settimane fa era avvenuta l’atroce decapitazione di Samuel Paty, professore liceale ritenuto “colpevole”, dal terrorista che lo ha ucciso, di aver mostrato agli studenti alcune vignette dedicate a Maometto della celebre rivista Charlie Hebdo, a sua volta vittima di un attentato terroristico nel 2015.
L’attentatore di Nizza sbarcato a Lampedusa
Brahim Aoussaoui, secondo fonti investigative, sarebbe arrivato a Lampedusa dalla Tunisia il 20 settembre. L’uomo non era stato segnalato dalle autorità tunisine, e il 9 ottobre è stato trasferito al Centro per l’identificazione di Bari, dove si è sottoposto a quarantena.
Fonti giornalistiche riportano che il 21enne tunisino sarebbe poi stato oggetto di decreto di espulsione dal territorio nazionale e coinvolto in indagini per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Salvini chiede le dimissioni di Lamorgese
Durissima la reazione alla notizia di Matteo Salvini: “Se per l’attentatore di Nizza sono confermati lo sbarco a Lampedusa a settembre, il passaggio da Bari e poi la fuga, chiediamo le dimissioni del Ministro dell’Interno Lamorgese“, ha twittato il leader della Lega.
Il passaggio a Lampedusa di responsabili di attentati terroristici non è però una novità. È stato infatti il caso di Anis Amri, autore dell’attentato ai mercatini di Natale a Berlino nel 2016, come ricorda l’ANSA. In ogni caso il Copasir ascolterà sulla questione la ministra Lamorgese e Franco Gabrielli, capo della Polizia.
