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Coronavirus: la curva dei contagi resta sui 31mila ma aumentano i decessi

Pubblicato: 31/10/2020 18:13

L’Europa è sempre più stretta nella morsa del Covid-19, la seconda ondata di Coronavirus si è abbattuta sui Paesi europei come una violenta tempesta, causando disagi e il ritorno di vecchie paure. Mentre Francia e Germania hanno optato per il lockdown e il Regno Unito sembra prossimo a seguirle (si aspetta infatti un annuncio del Premier Johnson per l’inizio della prossima settimana), anche in Italia la minaccia di una nuova stretta si sta facendo più forte.

Complice la crescita veloce dei contagi e la pressione sempre più forte sul sistema sanitario nazionale, da Palazzo Chigi arrivano notizie sconfortanti. Mentre il Presidente del Consiglio Conte invita alla calme e parla di dialogo attivo per trovare soluzioni, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato che il governo è al lavoro su nuove misure.

Il bollettino del 31 ottobre

Sono numeri stabili rispetto alla giornata del 30 ottobre quelli del nuovo bollettino. Si contano 31.758 nuovi casi su 215.886 tamponi eseguiti. Sale però il numero dei decessi, se ne contano 297 per un totale, dall’inizio dell’epidemia, di 38.618.

C’è ancora un piccolo aumento per quanto riguarda i pazienti ricoverati in terapia intensiva, sono 97 in più per un totale di 1.843, sono aumentati di 972 persone quelli ricoverati nei reparti Covid ordinari. Il rapporto di positivi per tampone è del 14,7 %, la Lombardia resta la regione in testa per numeri di contagi, seguita da Campania, Piemonte, Veneto, Toscana e Lazio.

Fin dall’inizio della pandemia da Coronavirus, sono 679.430 le persone che hanno contratto il Covid-19.

Bertolaso lancia l’allarme

Tra due settimane saremo come a marzo. Bisogna bloccare tutto” questo il commento di Guido Bertolaso in un’intervista rilasciata per il Corriere della Sera. “La vedo molto dura” ha detto, “Complicata e piena di tranelli, perché purtroppo a metà novembre saremo come a fine a marzo. Con la differenza che allora l’epidemia riguardava Lombardia e Veneto, mentre ora abbraccia tutta Italia. Il virus si è sparpagliato ovunque, anche le Marche nn sono messe bene”.

Bertolaso, grafico alla mano, prevede un aumento esponenziale di contagi, ricoveri e decessi, un numero talmente alto da far impallidire quelli della scorsa primavera: Un’impennata insostenibile se non si prendono subito misure drastiche”. Secondo l’ex capo della protezione civile e commissario per l’emergenza coronavirus per la regione Lombardia è necessario un lockdown immediato per un mese per permettere al sistema di riorganizzarsi. “Resettiamo l’Italia, senza aspettare di vedere se le nuove misure sono state efficaci”.

L’allarme del 118

In questi giorni di nuova emergenza sono tanti i punti critici che hanno bisogno di interventi immediati. Tra questi c’è tutto il sistema di soccorso del 118 che, nelle parole del Presidente Nazionale Mario Balzanelli afferma: “In questi giorni stiamo registrando in tutte le Regioni un aumento esponenziale della pressione sull’emergenza territoriale 118, così come sui reparti ospedalieri di area critica”. 

È in crescita l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva: le nostre ambulanze trovano difficoltà sempre maggiori nella presa in carico da parte dei presidi ospedalieri dei pazienti, sospetti o positivi al virus, o affetti da altre patologie. Sono enormemente rallentati anche i percorsi dell’emergenza-urgenza ordinaria”

Non è vero che in ospedale ci stanno andando le persone con situazioni acute minori (i cosiddetti codici verdi). La gente ha il terrore di contrarre il virus in ospedale e non chiama il 118 se ha sintomi che non siano gravi”.