Vai al contenuto

Coronavirus, uno studio cambia tutto: Covid in Italia già a settembre 2019

Pubblicato: 15/11/2020 15:43

Oltre agli studi sulla prevenzione e la cura del Covid-19, sono molti gli Istituti che si concentrano sul tracciare le origini del virus. In queste ore sta facendo molto scalpore la notizia, comunicata dall’Istituto Tumori di Milano, che il Coronavirus circolava in Italia già mesi prima dell’inizio della pandemia. Non in maniera ridotta, inoltre: sono state trovate prove nel sangue di pazienti provenienti da tutta Italia. Qualche mese fa, uno studio aveva già rinvenuto tracce di Coronavirus nelle acque di scarico a partire da dicembre, ma ora bisogna tornare ancora più indietro nel tempo.

Covid in Italia a settembre 2019

La notizia è stata pubblicata anche sul Tumori Journal ed è firmata da Giovanni Apolone dell’IRCSS Istituto Tumori di Milano e numerosi altri medici e esperti del settore. Lo studio fa riferimento ad uno screening test eseguito tra settembre 2019 e marzo 2020, lo scopo primario era l’analisi del tumore al polmone, ma quando è scoppiata la pandemia da Coronavirus è stato notato anche qualcosa di diverso.

Come spiegato, dopo lo scoppio della pandemia sono stati analizzati nuovamente i circa 1.000 campioni di sangue prelevati durante lo screening e, con sorpresa, sono stati identificati anticorpi specifici contri il Covid. Questo, in sostanza, significa che il Coronavirus circolava in Italia già a partire da settembre 2019.

Positivo oltre il 10% dei campioni analizzati

La narrazione dell’emergenza Coronavirus in Italia al momento inizia con Mattia, il paziente 1 di Codogno, il 20 febbraio 2020. Tuttavia, come sottolinea lo studio “non ci sono dati certi sul reale inizio sulla diffusione della grave sindrome respiratoria acuta dovuta al Sars-CoV2“. La ricerca però deve partire da molto prima, dopo questo studio dell’Istituto Tumori di Milano: gli anticorpi specifici contro il Covid-19 sono stati trovati in 111 su 959 campioni di sangue, l’11.6%. Questo dato si incrementa ancor di più col passare dei mesi: dal 14% del mese di settembre 2019, sino a più del 30% nella seconda settimana di febbraio 2020, alle porte della vera pandemia.

Una forma probabilmente più lieve e anticorpi neutralizzanti molto più forti avrebbero così tenuto “sotto traccia” il virus che ora sta mettendo il mondo in ginocchio, sanitariamente ed economicamente parlando.

In arrivo i test “fai da te” per il Covid-19: scopri di più

Coronavirus già diffuso in molte Regioni

A sorprendere, è anche il livello di capillarità del virus, rilevato dall’Istituto Tumori di Milano. Come è stato spiegato, i campioni di sangue dei pazienti facenti parte dello screening per il tumore ai polmoni, provenivano da molte parti d’Italia. Gli anticorpi specifici sono stati trovati in pazienti provenienti da 13 Regioni d’Italia.

Il 53.2% dei casi proviene comunque dalla Lombardia, il dato più alto e che si tiene in linea con quello che sta accadendo ora, quasi un anno dopo rispetto ai campioni di sangue analizzati. “Trovare anticorpi del Sars-CoV-2 in pazienti asintomatici prima dello scoppio del Covid-19 in Italia, potrebbe riscrivere la storia della pandemiariporta infine lo studio.

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2020 16:06