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Coronavirus, le linee guida del Cts per curarsi a casa: sì ai saturimetri, no all’idrossiclorochina

Pubblicato: 15/11/2020 10:27

Il Comitato tecnico-scientifico presenta una bozza del documento contenente le linee guida per curarsi a casa se positivi al Covid-19. In questo modo, ha spiegato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli in conferenza stampa, si intende evitare il sovraccarico degli ospedali italiani. Stesso scopo dei tamponi fai da te in sperimentazione da domani in Veneto. Tra le misure principali, il Cts consiglia l’uso dei saturimetri per misurare l’ossigeno, mentre boccia l’uso dell’idrossiclorochina.

Locatelli insiste sull’uso dei saturimetri

Il documento intitolato “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SarsCov2″ ha lo scopo di dare un ulteriore contributo alla lotta al coronavirus. Le persone positive al virus, ma con sintomatologia lieve che non richiede il ricovero in ospedale, possono seguire delle linee terapeutiche domestiche per non riempire le strutture sanitarie e scongiurarne il collasso. La bozza, come riporta l’Ansa, indica come primo passo fondamentale la misurazione periodica dell’ossigeno con i saturimetri. Su questo punto, il presidente Locatelli sostiene che: “Bisogna cercare di dotare capillarmente il territorio nazionale di saturimetri, che devono diventare una sorta di secondo termometro per seguire il monitoraggio dei soggetti infettati che sono a domicilio”. In questo frangente, “il ruolo dei medici di famiglia è fondamentale“. 

No idrossiclorochina, sì paracetamolo

Seguono alcuni divieti. Non utilizzare l’idrossiclorochina, non somministrare farmaci mediante aerosol se in isolamento con altri e non modificare terapie croniche in atto. Si può invece ricorrere al paracetamolo. I corticosteroidi, l’eparina e gli antibiotici sono consigliati solo in precise situazioni. Non essendoci poi evidenze scientifiche solide sulla loro efficacia, il Cts non raccomanda supplementi vitaminici e integratori. Le raccomandazioni sono rivolte ai casi lievi e a quelli probabili, ossia persone che hanno avuto un contatto con un positivo e presentano alcuni sintomi.

Vaccino anti-Covid

Durante la conferenza stampa al ministero della Salute per presentare il documento, il presidente del Css Franco Locatelli si è espresso anche sulla questione vaccini. “C’è qualche problema per la catena del freddo per la distribuzione del vaccino Covid. Ma era problema noto ed il ministero non si è fatto trovare non pronto per questi aspetti di logistica. Adesso il lavoro che sarà svolto con Arcuri consentirà di poter avere un adeguato meccanismo di distribuzione tenendo presente che ci sono anche altri vaccini che stanno arrivando. Si investe su diverse piattaforme vaccinali per poter avere numeri più larghi di vaccini disponibili”.

Confronto cruciale con le organizzazioni mediche

Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, ricorda che la bozza ora dovrà essere discussa con le organizzazioni dei medici di medicina generale e la Federazione. Questo confronto è “cruciale, sottolinea Anelli. “Poiché, se l’impianto scientifico generale è condivisibile, le linee guida vanno poi dotate di indicazioni più precise e meno generiche rendendole più rispondenti alle molteplici realtà che il medico si trova ad affrontare”.  

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2020 14:55