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È il momento di comprare azioni? E quali? Consigli per gli acquisti

Pubblicato: 23/11/2020 16:41

Le elezioni americane sono ormai alle spalle, il vaccino sembra imminente, le predittive per il 2021 incoraggianti. É il momento di comprare azioni? E quali? Partiamo dalle elezioni americane.

Matthew Brann, giudice federale della Pennsylvania, ha respinto l’ennesima iniziativa legale di Donald Trump contro la validazione del voto elettorale, perché la causa di irregolarità è infondata, costruita su “argomenti legali privi di merito” ed è infarcita di “accuse speculative”. Il presidente uscente non si dà per vinto e twitta ripetutamente “will appeal”, ma tra ricorsi persi o ritirati ha già collezionato quasi trenta sconfitte legali.

Il suo team di avvocati ha chiesto il riconteggio anche in Georgia, dove il margine di Biden è di soli 12.000 voti, ma già una prima verifica delle autorità locali ha confermato la correttezza della vittoria democratica.
La domanda è : ma come ha fatto Trump a dilapidare quello che sembrava fino ai primi di marzo un solido vantaggio e soprattutto come ha fatto a perdere contro un avversario di grande esperienza ma di modesta leadership personale? Certamente la gestione spregiudicata e fallimentare della pandemia gli ha alienato simpatie e consensi di gran parte dell’elettorato, ma bisogna anche considerare che “Sleeping Joe” era il candidato giusto per intercettare il voto dei repubblicani scontenti di Trump.

Joe Biden è infatti quanto di più lontano dall’ala radicale del partito democratico, rappresentata dalla speaker della Camera Nancy Pelosi e dai “socialisti dem” Bernie Sanders, Elizabeth Warren e Alexandria Ocasio-Cortez. E bisogna anche ricordare che la sua vice Kamala Harris, quando era procuratore generale della California, era addirittura stata ribattezzata The Cop (la poliziotta) per le sue posizioni a favore della pena di morte.

Mentre si svolgeva la sfida per la Casa Bianca, in California e in Illinois, stati a maggioranza democratica, si sono tenuti due referendum di ispirazione radical-dem. In California è stata bocciata la richiesta di costringere Uber e altri operatori della gig economy (modello di sviluppo fondato sul lavoro a chiamata) ad assumere stabilmente il personale fin qui impiegato come contractor esterno. In Illinois è stata invece respinta la proposta di sostituire la flat tax attualmente in vigore con una fair tax progressiva sui redditi. Inoltre questo quadro di vittoria democratica “moderata” potrebbe completarsi a gennaio con un Senato repubblicano dopo i ballottaggi.

I mercati hanno approvato questo quadro politico complessivo con un rialzo che è stato il più forte degli ultimi 80 anni in una settimana elettorale e gli analisti convengono sul fatto che a questo punto l’agenda delle priorità e dei temi forti di Joe Biden è già scritta. Vedremo ancora stimoli all’economia sostenuti dalla spesa pubblica (con la benedizione della Fed e dei tassi bassi) e non vedremo il paventato inasprimento delle tasse sugli utili societari che avrebbe potuto deprimere le borse. Insomma usciamo tutti (Trump escluso) dalle elezioni americane meglio di come ci siamo entrati e questo è un primo punto positivo per gli investitori.

Il vaccino è vicino

La fonte non potrebbe essere più autorevole : Ursula Von der Leyen, presidente Commissione UE, alla fine di una videoconferenza con i leader europei, ha dichiarato che l’EMA (Agenzia Europea per il Farmaco) potrebbe dare l’ok alla commercializzazione dei vaccini di Moderna e BionTech nella seconda metà di dicembre. Pfizer dal canto suo ha già annunciato di avere testato il suo vaccino con un’efficacia di quasi il 95% e di avere riscontri particolarmente positivi sulla fascia di popolazione over 65 anni, che è notoriamente quella più a rischio di contagio.

Identici riscontri provengono da Astrazeneca – Oxford University che è entrata in fase 3 e prevede di concludere i suoi trials entro la fine dell’anno.
Intanto in Cina è stato approvato il quinto vaccino per la fase di somministrazione. Dei quattro precedenti, due sono di Sinopharm (azienda farmaceutica di stato) e gli altri due di aziende private : CanSino e Sinovac. In particolare Sinopharm avrebbe (il condizionale è d’obbligo non essendoci dichiarazioni ufficiali al riguardo) già somministrato oltre un milione di dosi a cittadini cinesi, praticamente senza avere registrato controindicazioni o effetti collaterali.

Tutto questo proliferare di iniziative portate avanti con grande rapidità si specchia in una importante considerazione di fondo : è passato meno di un anno da quando è stato sequenziato il virus e siamo già arrivati alla sperimentazione clinica su larga scala di un vaccino che deve combattere una minaccia totalmente nuova e sconosciuta. Questa velocità rappresenta un primato nella storia dell’ umanità e dimostra una formidabile capacità di risposta della ricerca scientifica quando è coniugata allo sforzo industriale del settore farmaceutico. E questo è il secondo importante punto positivo per gli investitori. Se la pandemia verrà sconfitta in tempi brevi molti settori in sofferenza potranno riprendersi in tempi relativamente corti e i consumi aggregati delle economie sviluppate potranno tornare ai livelli pre Covid.

Vaccino coronavirus
Vaccino coronavirus (Fonte: pixabay)

Buoni oroscopi per l’anno che verrà

Anche se l’intonazione generale è positiva (il 2021 difficilmente potrà non essere meglio del 2020), la situazione e le relative previsioni sono molto diverse a seconda dell’area geografica considerata.

Zona UE: La Commissione Europea ha recentemente reso disponibili dettagliate ed articolate analisi predittive sul suo sito ec.europa.eu. Riassumendole all’osso possiamo dire che l’economia della regione chiuderà con un arretramento dell’ 8% a fine 2020, prima di crescere del 4,5% nel 2021 e del 3% nel 2022. Ci vorranno quindi due anni per tornare ai livelli prepandemici e i settori che hanno migliori chance di recuperare prima degli altri sono farma, tecnologia, delivery e energie alternative.

Già nel 2021, almeno dal secondo semestre, l’Europa potrebbe però tornare ad essere un buon posto dove mettere i nostri soldi, grazie al classico meccanismo di anticipazione dei mercati finanziari rispetto all’economia reale. E, come spesso avviene, le prime a muoversi al rialzo potrebbero essere le small cap (aziende di piccola e media capitalizzazione borsistica).

USA. Nell’ultima review mensile sugli aspetti macroeconomici, Evan Brown, capo delle strategie multi-asset di UBS, qualifica come “trascurabili” le probabilità di contenziosi legali in grado di capovolgere il risultato delle elezioni e ritiene altrettanto marginali le possibilità che Trump, come colpo di coda, provi ad addossare alla Cina la responsabilità delle condizioni socio-economiche negative che hanno prevalso nel 2020. Perciò gli investitori per UBS possono tornare a focalizzarsi sulla ripresa dell’economia globale, dove ci saranno due locomotive trainanti : USA e Cina.

In questo contesto Biden penserà probabilmente più a rafforzare e tutelare gli interessi americani che a varare misure il cui scopo sia ridurre o porre barriere alla produzione cinese. Ci aspettiamo inoltre che il nuovo presidente, al contrario di Trump, decida di promuovere coalizioni multilaterali con gli alleati americani per confrontarsi con la Cina su commercio, tecnologia, ambiente e diritti umani. Alla luce di tutto ciò, nelle borse americane potrebbero ancora sovraperformare i titoli tecnologici, in particolare quelli avvantaggiati dalle restrizioni alla mobilità.

Infine è molto importante segnalare che la spinta verso la “quasi piena occupazione” renderà essenziale favorire quella cospicua parte di economia americana che vive di export. Questo fattore, unito ai tassi strutturalmente bassi voluti dalla Fed, apre uno scenario di prolungata debolezza del dollaro da tenere assolutamente presente nelle scelte di investimento.

Cina ed Emergenti Asiatici: molto incoraggianti le considerazioni di Goldman Sachs sull’azionario asiatico. Nell’ultima Portfolio Strategy Research la casa di investimenti prevede per il 2021 un rendimento in dollari del 18% per l’azionario della regione Asia-Pacifico. La previsione si inquadra nel contesto della ripresa economica della regione e si poggia sull’atteso rimbalzo degli utili aziendali dai livelli compressi e sacrificati del 2020. Il PIL globale dell’area è atteso a un +6%, che diventa + 7,5% se si esclude il Giappone. E gli utili sono attesi in crescita del 23% nel 2021, in un processo amplificato dal miglioramento dei margini.

Considerazioni finali

C’è insomma da aver fiducia, soprattutto assumendo un corretto orizzonte temporale di investimento e trascurando i movimenti di breve al ribasso, dovuti anche a ragioni di turnazione tra i settori e gli stili di investimento. La raccomandazione principale rimane quella di non fare mai tutto in una volta sola, ma di gestire più momenti di acquisto ripetuti nel tempo, mantenendo sempre una certa riserva di liquidità, in modo da poter cogliere gli eventuali movimenti in discesa come occasioni di acquisto.

Nei tempi concessi dalla ricerca e dall’efficienza dei governi, anche la pandemia sarà prima o poi alle nostre spalle e il “Mondo SpA” riprenderà con ritrovato vigore il suo cammino.

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2020 16:40