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Strage di Erba, il marito Azouz a processo: “Gli assassini sono ancora liberi”

Pubblicato: 26/11/2020 16:34

La Strage di Erba torna in tribunale. Nella giornata di ieri infatti si è tenuta una nuova udienza, il cui scopo però non è trovare i colpevoli della morte di Raffaella Castagna, il piccolo Youssef, la nonna e la moglie del vicino di casa, Mario Frigerio. Alla sbarra infatti c’è Azouz Marzouck, il marito e padre della famiglia sterminata e per la cui morte sono stati condannati in via definitiva Rosa Bazzi e Olindo Romano. Proprio loro però hanno denunciato per calunnia Azouz, che ora però li ritiene innocenti e ha richiesto quindi nuove perizie.

Strage di Erba, il marito a processo per calunnia

La vicenda processuale è intricata. Rosa e Olindo, una delle coppie più celebri della cronaca nera italiana e ritenuti gli assassini della famiglia Castagna, hanno infatti denunciato Azouz Marzouk di calunnia, per aver dichiarato che la loro testimonianza fosse falsa. Da quelle dichiarazioni a oggi, però, le cose sono molto cambiate: il marito di Raffaella Castagna infatti ritiene Rosa e Olindo innocenti. Una svolta, questa, che negli ultimi anni ha causato le ire degli altri familiari della madre uccisa ad Erba l’11 dicembre 2016.

Ieri, Azouz è stato sentito in Tribunale e qui ha ribadito la sua convinzione: che dietro la morte di moglie e figlio non ci sia la coppia di vicini. “I veri assassini della mia famiglia al momento sono ancora liberi“, avrebbe detto, secondo quanto riportato da numerose fonti. Per questo motivo, ha avanzato alcune istanze alla Procura.

Azouz chiede nuove prove per la revisione del processo

In un imprevisto – all’epoca – cambio di rotta, ora Azouz Marzouk si schiera dalla parte di chi richiede la revisione del processo. I legali di Rosa e Olindo, infatti, stanno provando da anni a ribaltare la sentenza della Cassazione, ma invani. Lo scorso febbraio la Corte d’ Assise di Como ha detto no all’analisi di alcuni reperti mai esaminati,

Il padre di Youssef, invece, ieri ha presentato istanza per 4 nuove perizie, volte a giustificare la revisione del processo. Come riportano le fonti, Azouz chiede che venga fatto un esame per determinare il “quoziente intellettivo” di Rosa Bazzi e il suo “stato cognitivo“. Allo stesso modo, è stata chiesta una perizia per analizzare lo stato di salute dell’allora super teste Mario Frigerio, l’uomo sopravvissuto alla strage e ritenuto determinante nella condanna all’ergastolo di Rosa e Olindo. Frigerio è morto nel 2014, ma Azouz chiede che venga indagato la “sussistenza di un reale libero arbitrio” nella sua testimonianza.

Spunta un nuovo testimone sulla strage di Erba

Per Azouz Marzouk, Olindo e Rosa non sono gli assassini della sua famiglia. Chi li ha uccisi, quindi? Una nuova ipotesi è stata rilanciata nelle ultime ore. Nella scorsa puntata de Le Iene, infatti, è stato trasmessa una testimonianza esclusiva sul caso della strage di Erba. A parlare è stato Abdi Kais, un tusinino del “clan Marzouk” e frequentatore della casa in cui si è verificata la strage. Secondo quanto riportato, Kais avrebbe raccontato di una faida tra il gruppo di tunisini e uno di marocchini. Questioni di spaccio nella zona di Erba e limitrofe, che avrebbe portato anche a risse ed accoltellamenti.

La testimonianza sembra quindi dare corpo alla pista delle “cattive frequentazioni” di Marzouk, il primo ora ad essere convinto dell’innocenza di Rosa e Olindo. La stessa fonte, inoltre, avrebbe parlato di droga nascosta nella cantina di Azouz e Raffaella. La Cassazione però ha già più volte negato la possibilità di analisi di nuovi reperti. Ora starà alla Procura di Milano decidere se dare seguito alle richieste di Azouz, e rimettere mano al caso della Strage di Erba.