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Patrick Zaki, lo studente non lascia il carcere: la decisione dei giudici

Pubblicato: 07/12/2020 19:51

Incubo senza fine per lo studente dell’Università di Bologna Patrick Zaki, che da quasi un anno si trova incarcerato in Egitto. Gli ultimi appelli e recenti scarcerazioni da parte delle autorità egiziane avevano fatto ben sperare per l’ennesima udienza di custodia cautelare per Zaki, che si è però risolta in un nuovo nulla di fatto: Patrick dovrà restare in carcere ancora oltre un mese. Immediate le proteste dei legali e di Amnesty International.

Patrick Zaki, lo studente in carcere da 10 mesi

Il 9 dicembre saranno esattamente 10 mesi: lo studente 28enne Patrick George Zaki, a febbraio 2020 stava tornando a Mansoura, città natale, per un periodo di vacanza. Tuttavia, al suo arrivo al Cairo Zaki è stato arrestato e da allora è detenuto in carcere in Egitto. Le accuse nei suoi confronti sono di propaganda sovversiva, pubblicazione di notizie false e incitazione alle proteste. Il caso ha assunto immediatamente rilevanza nazionale, con l’ong Eipr (Egyptian Initiative for Personal Rights) e Amnesty International a rilanciare i pesanti sospetti di tortura ed elettroshock.

Inutili finora gli appelli delle associazioni, così come i sospetti che le accuse nei suoi confronti fossero in qualche modo contraffatte: è emerso infatti che lo studente dell’Alma Mater di Bologna sarebbe stato sotto sorveglianza da oltre un anno, ma anche che i post Facebook per i quali sarebbe incriminato provenivano da un profilo falso.

Gli appelli per la scarcerazione di Zaki

Pochi giorni fa, le speranze si sono riaccese per il giovane studente. Un inaspettato appello dall’attrice Scarlett Johansson ha infatti contributo ad accendere i riflettori sulla situazione di Zaki e altri dirigenti dell’Eipr. L’attrice ha ribadito che “far sentire la propria voce in Egitto oggi è pericoloso“, facendo nomi e cognomi dei coinvolti. I dirigenti, arrestati a metà novembre, sono stati rilasciati pochi giorni fa.

Per quanto riguarda Zaki, la speranza è arrivata dal fatto che la sua udienza, prevista per gennaio, è stata anticipata a ieri. L’esito, però, ha deluso profondamente e fatto nuovamente tuonare le associazioni che cercano di liberare Zaki.

Patrick Zaki, altri 45 giorni di carcere

Le fonti riportano infatti che i giudici egiziani hanno nuovamente dato parere negativo: Patrick Zaki non sarà scarcerato e, anzi, rimarrà in carcere per altri 45 giorni. Inutili quindi le proteste e gli appelli, anche da parte dell’ambasciatore italiano al Cairo Giampaolo Cantini. Un portavoce di Amnesty ha dichiarato ad Andkronos che “ci appelliamo all’Italia affinché prema sull’Egitto in modo che Patrick sia scarcerato al più presto“.

Lo stesso, ha aggiunto: “Patrick terminerà quest’anno terribile nella prigione di Tora. E’ veramente il momento che vi sia un’azione internazionale guidata e promossa dall’Italia, per salvare questo ragazzo, questo studente, questa storia anche italiana, dall’orrore del carcere di Tora in Egitto“. Nei giorni scorsi, Zaki ha potuto incontrare per la prima volta da febbraio il suo avvocato, Huda Nasrallah, che ha descritto le terribili condizioni del carcere che alimentano le preoccupazioni che questo possa trasformarsi in un “nuovo caso Regeni”.

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