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Covid, vaccinata la prima italiana: il racconto della ragazza

Pubblicato: 11/12/2020 15:36

Un’italiana ha già ricevuto la prima dose del vaccino Pzifer-BioNtech: non è la partecipante di una sperimentazione, bensì una giovane italiana che vive e lavora a Londra.

In Uk il vaccino è già in fase di somministrazione, in quanto l’autorità sanitaria locale ha dato l’ok al suo utilizzo sulle masse. Lei, la prima italiana vaccinata nel mondo, è Elena Baraldi, infermiera londinese che ha raccontato a Il Resto del Carlino non solo cosa è significato ricevere il vaccino, ma anche come ha passato gli ultimi mesi a Londra con il Covid.

Sottoposta a vaccino: nessun effetto collaterale

Per Elena Baraldi, il vaccino non è stato né doloroso né provocatore di effetti collaterali: “Sto benissimo, per ora nessun effetto collaterale a parte il braccio un pochino indolenzito” ha detto a Il Resto del Carlino, a cui ha raccontato anche del suo lavoro al Craydon University Hospital di Londra. A quanto pare ha ricevuto il vaccino molto velocemente perché ha un lavoro che la mette in una posizione di rischio ed una mansione che la rende ancora più vulnerabile: “Mi occupo di ventilazioni e dei caschi. Rientravo nella categoria degli operatori ad alto rischio occupazionale. Non ho avuto dubbi e sono contenta di essermi vaccinata, sia per proteggere me stessa sia per non diventare un veicolo di contagio verso pazienti, amici e familiari”.

Elena, infermiera a Londra

Elena Baraldi a quanto pare è a Londra per lavoro da 6 anni, e non avrebbe intenzione di rientrare in Italia. Oltre ad avere molte soddisfazioni per la sua mansione, la ragazza ha affermato di ritenere la sua situazione professionale molto più fortunata di quella dei suoi colleghi italiani: “Quando parlo con i miei colleghi italiani, di Modena, mi raccontano di come, malgrado stiano rischiando la vita, spesso non venga riconosciuta la loro professionalità. E questo mi dispiace”. In Inghilterra invece la sua mansione è “rispettata ed adeguatamente retribuita” e, a quanto pare, godrebbe di un ottimo trattamento contrattuale: “Ho diritti che in Italia mi sognerei”.

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2020 22:14