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Caso Genovese, parla l’amico Leali: “Lo vedevo sempre assente”

Pubblicato: 21/12/2020 10:35

Daniele Leali è tornato in Italia: ha già parlato con i suoi avvocati e la stampa, ovviamente, ora vuole sentire quello che ha da dire.

L’amico di Alberto Genovese (anche lui imprenditore, anche lui ospite fisso delle feste a Terrazza Sentimento) ora è pronto a parlare ed ha offerto un ritratto del milionario diverso da quelli finora scaturiti da testimonianze e indagini.

Leali: “Le ragazze si autoinvitavano”

Daniele Leali, subito dopo l’arresto di Genovese, era volato a Bali. Da pochi giorni è tornato, ed è stato immediatamente intervistato da Il Corriere della Sera. Nell’intervista, ha raccontato di un Genovese completamente diverso da quello finora descritto dalle ragazze che lo hanno accusato: per Leali Genovese era uno con “lo status dell’ultra milionario”, con amici e ragazze che accorrevano per stare con lui (“le ragazze si autoinvitavano”) e, soprattutto, innamorato della giovane che per prima lo ha denunciato.

La conversazione con Genovese

Leali, che smentisce di essere braccio destro di Genovese e si definisce solo amico di lunga data dell’accusatore, riferisce cosa sarebbe accaduto dopo la sera del 10 ottobre: “Mi dice che c’era stato un casino, che l’appartamento era stato sequestrato. Non mi dà informazioni, pensavo a qualcosa collegato alle droghe. Sapevo che la ragazza era finita in ospedale, immaginavo che si fossero drogati in  una notte di sesso estremo e che si fosse fatta male. Dopo altri giorni, mi dice che era dispiaciuto per quello che aveva fatto, mi chiede di contattarla e dirle di fare incontrare i rispettivi avvocati per parlarne e dice che era innamorato di lei“.

Si tratta di una versione già smentita dalla vittima, che ha replicato che lei e Genovese non si conoscevano intimamente, tantomeno erano innamorati.

Le parole sulla ragazza che ha denunciato

Sulla vittima, Leali ha parole di solidarietà, ma al contempo di dubbio: “Alla fine si è creato un bel rapporto tra noi e più volte mi ha detto che non pensa che io sia coinvolto. Una cosa che mi ha dato dei dubbi è che dopo che aveva lasciato l’ospedale era già di nuovo per locali e feste”.

Emerge un giudizio anche sul comportamento di Genovese, in prima sull’uso di droghe: “Lo vedevo sempre assente, probabilmente avendo questa grande quantità di soldi si era lasciato andare ad alcool e droga. È passato da avere 100 mila euro ad avere cento milioni”.

Leali ha descritto Genovese come uomo ricco -e divenutolo improvvisamente- ma infelice, in una condizione di eterna insoddisfazione: “A livello lavorativo era soddisfatto, prima dell’arresto è stato a Londra a farsi dare 300 milioni da un fondo, ma soffriva perché aveva sempre il dubbio che la gente gli stesse accanto solo per i soldi. Viveva male”.

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2020 14:07