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Covid, 620 morti e indice Rt in crescita. Speranza: “Massimo livello di attenzione”

Pubblicato: 08/01/2021 18:55

Una giornata ricca di aggiornamenti quella odierna in termini di emergenza sanitaria. Tante le notizie che filtrano dal Governo che oggi si è pronunciato sulla partizioni in “zone” dell’Italia che saranno valide fino al prossimo 15 gennaio. Quanto ai numeri, continua ad essere un dato in crescita quello relativo all’indice di contagio e nel bollettino dell’8 gennaio il Ministero della Salute registra un nuovo aumento delle vittime.

Il bollettino del Ministero della Salute con tutti gli ultimi aggiornamenti sull’emergenza sanitaria in Italia.

Covid, indice Rt in crescita: aumentano i morti in 24h

Un saliscendi che spaventa e preoccupa il Governo che si chiede fino a che punto sia opportuno garantire una ripartenza post Festività e fino a che punto invece non bisogna indietreggiare di fronte al rischio di una incontrollata proliferazione del virus. Si mantiene stabilmente alto il numero delle persone positive al virus registrate nelle ultime 24 ore: 17.533 nuovi casi. Aumenta il bilancio delle vittime: dai 400 morti di ieri si passa ai 620 morti registrati oggi. 17.575 i guariti dal virus e migliori invece i dati che filtrano dagli ospedali dove non si registrano nuovi ingressi in terapia intensiva e solamente 22 in ospedale. 140.297 i tamponi effettuati nella giornata odierna e 413.121 i vaccinati totali.

roberto speranza tweet
Il tweet di Roberto Speranza, ministro della Salute. Fonte: Twitter

L’OMS su pazienti ex Covid: “Immunità per 6-8 mesi

Preoccupa però l’indice Rt che in Italia continua a salire attestandosi sopra la raccomandata soglia 1, portandosi oggi a 1.03. Un dato rilevante e che fa pendere da sé stesso le azioni del Governo per contrastare l’epidemia. “Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione perché il virus circola molto e l’indice del contagio è in crescita“, sottolinea Roberto Speranza, ministro della Salute. Intanto, alcuni studi messi in atto dall’OMS, sembrano confermare come una persona che abbia contratto il virus possa considerarsi “immune” ad una nuova infezione per un lasso temporale tra i 6 agli 8 mesi dalla prima infezione.