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Crisi di Governo: Matteo Salvini parla di favori di Conte a Mastella, lui lo querela

Pubblicato: 18/01/2021 10:46

In un quadro generale di grandissimo fermento e caos per la crisi di governo, mentre Giuseppe Conte si trova a dover cercare affannosamente una nuova maggioranza in Senato per tenere in piedi un governo, Clemente Mastella sembra essere risorto come una fenice dalle ceneri di una vecchia politica e da qualche giorno è di nuovo tra i protagonisti dei giochi di palazzo.

A rendergli le cose difficili non sono però in pochi, in primis Matteo Salvini, che lo accusa di aver avuto favori da Palazzo Chigi in cambio del suo appgoggio, e di tutta risposta riceve l’annuncio di una querela in arrivo dall’ex Ministro.

Clemente Mastella: che ruolo ha nella crisi di governo

Nel momento esatto in cui Matteo Renzi -con un colpo di pungiglione- ha ritirato le sue ministre dal governo, Giuseppe Conte si è ritrovato a dover ricreare una nuova maggioranza. Se in Parlamento è stata impresa facile (i numeri risultano a suo favore anche senza l’appoggio di Italia Viva) ben più difficile è al Senato, dove la maggioranza non si raggiungerebbe per una manciata di senatori. Al via dunque la ricerca di appoggi, e l’entrata in gioco di Clemente Mastella, che si era detto pronto ad appoggiare il governo Conte insieme ai suoi senatori. 

Il suo ingresso in campo non è piaciuta a molti, in primis a Salvini, che si è definito indignato per questo ritorno ai vertici della politica da parte del Sindaco di Benevento. “Grillo lo chiamava “Demente Mastella”, Mastella rispondeva con ‘vaffa…‘. Adesso fanno il governo insieme per salvare la poltrona di Conte, piddini e grillini” ha scritto qualche giorno fa su Twitter. E ancora, intervistato prima di un vertice del centrodestra: Mentre noi ci preoccupiamo di tutto quello che manca dall’altra parte il governo si affida a Clemente Mastella e ai cercatori di voto”.

Salvini vs Mastella: il parcheggio a Benevento

L’ultima frecciatina è però andata un po’ oltre quantomeno secondo Mastella, e riguarda l’accusa di Salvini nei confronti dell’ex Ministro del governo Prodi, riguardo l’aver accettato e ottenuto benefici dal Governo Conte. Nello specifico, Salvini tira in ballo il progetto di un parcheggio da costruire a Benevento, finanziato da Palazzo Chigi, il cui ok definitivo sarebbe arrivato il 13 gennaio scorso (proprio a ridosso dell’appoggio Mastelliano al premier Conte). Salvini ovviamente ha visto un parallelo tra i due fatti ed ha parlato di scambio di favori. La realtà sembrerebbe ben diversa: il progetto era stato a quanto pare finanziano nel 2016 dal governo Renzi, e poi si era arenato per questioni legati alla gestione beneventana del progetto e dei fondi necessari. Per questo si è arrivati fino ad oggi a parlare di questo parcheggio, e non perché Conte avrebbe voluto mandare un presente al neo-alleato.

Mastella querela Salvini: “Indegna attività diffamatoria”

Mastella dal canto suo non ha ignorato l’attacco e si è dichiarato pronto ad agire per vie legali: “Sciocchezze, illazione offensiva nei miei confronti”, risponde in merito alle parole del leader della Lega. Come fanpage riporta, Mastella ha deciso di agire e si è dichiarato estraneo a contatti con le imprese casertane interessate dal progetto: Ho affidato mandato ai miei avvocati per procedere, sia in sede civile che penale, contro la indegna attività diffamatoria posta in essere, in queste ore, nei miei confronti oltre, ovviamente, a non conoscere alcuna impresa di costruzioni casertana e a non avere alcun tipo di interesse in eventuali appalti”.

Mastella abbandona Conte: lite social con Calenda

Come se non bastasse, quello scambio di favori tra Mastella e Palazzo Chigi non avrebbe comunque avuto luogo, visto che a causa di una lite via twitter tra Mastella e Calenda, l’ex ministro ha deciso di ritirare il suo appoggio a Conte. La baruffa è avvenuta sotto gli occhi attoniti dei follower di Calenda, che su Twitter ha parlato di una telefonata di Mastella finalizzata ad averlo tra i suoi ranghi con un accordo in stile “giochi di potere”, e che Calenda avrebbe orgogliosamente rifiutato. Se in pubblico è avvenuta l’accusa, in pubblico è arrivata la risposta di Mastella, che al tweet ha risposto: “Sei una persona di uno squallore umano incredibile. Ti ho telefonato per chiederti cosa facevi e mi hai detto che eri contro Renzi. Allora sei per il Pd? “No – mi hai risposto – il Pd mi dovrà scegliere per forza come candidato sindaco”. Quanto a me – aggiunge Mastella – non ho alcuna titolarità per parlare a nome del Pd”. Da lì il crollo dell’entusiasmo da parte di Mastella ed il ritiro dell’appoggio alla maggioranza Conte: “Io tentavo di mettere mattoni”, riporta Il Corriere, “altri di toglierli, e quindi se la vedessero loro”.