Vai al contenuto

Coronavirus, la variante brasiliana è in Italia: rilevati più casi

Pubblicato: 26/01/2021 22:40

La variante brasiliana del Coronavirus è arrivata in Italia. In pochi giorni sono stati trovati più di un caso in Regioni diverse: una situazione che ha fatto alzare il livello di allerta per la temuta variante proveniente dal Sud America. Il virologo Crisanti ha già invocato un lockdown più severo, nel caso dovessero emergere altri casi di questa variante.

Covid-19, primo caso di variante brasiliana a Varese

Il primo caso di questa particolare mutazione del Coronavirus, una delle tre che sono più sotto osservazione dopo quella inglese e sudafricana, è stato rilevato nella giornata di lunedì 25 gennaio in provincia di Varese. Secondo le fonti si tratterebbe di un giovane brasiliano, la cui positività è stata accertata al suo arrivo a Malpensa – via Madrid, motivo per cui è riuscito a eludere il blocco dei voli dal Brasile.

Dall’Asst di Varese è stato comunicato che il brasiliano è asintomatico, ma è stato tenuto sotto osservazione proprio per via del timore su questa nuova variante, più contagiosa rispetto a quella comune finora in circolo. Assieme a lui, positiva anche la moglie: alla partenza, però, entrambi sarebbero risultati negativi.

Variante brasiliana, altri 3 casi in Abruzzo

Il giorno dopo, martedì 26, la notizia di altri 3 casi di variante brasiliana in Italia, questa volta in Abruzzo. Si tratta di una famiglia di Poggio Picenze: uno dei 3 sarebbe rientrato dal Brasile e le altre 2 persone messe in isolamento fiduciario sarebbero le uniche con cui avrebbe avuto contatti. A comunicarlo è stato direttamente il Governatore della Regione, Marco Marsilio.

Anche in questo caso, il campione di Coronavirus mutato è stato poi inviato all’Istituto Superiore di Sanità: la priorità è confermare che si tratti della variante brasiliana, e soprattutto se i vaccini anti-Covid 19 attualmente in uso siano o meno efficaci.

Vaccini, cosa sta succedendo con Pfizer, Astrazeneca e Moderna: leggi di più

Che cos’è la variante brasiliana del Covid

Nei giorni scorsi, Boris Johnson ha annunciato che alcuni studi certificherebbero che la variante inglese del Coronavirus sia più letale di quella conosciuta sinora. Anche per questo, ogni nuova variante viene attentamente studiata, per capire se può rappresentare un periodo maggiore o meno. È il caso della cosiddetta variante brasiliana, scoperta per la prima volta su un’infermiera che si era già ammalata di Covid.

Quando dopo pochi mesi i sintomi si sono ripresentati, la donna è stata nuovamente testata e il campione analizzato, rivelando così la variante del virus. Nello specifico, questa presenta una mutazione genetica rinominata E484K: la proteina spike ha cambiato forma, rendendo più difficile per il sistema immunitario produrre i giusti anticorpi. Come per quella inglese, anche la variante brasiliana sarebbe più aggressiva, anche nella manifestazione dei sintomi.

Il virologo Crisanti: “Bloccare tutto

Benchè le mutazioni siano normali per un virus, la maggior aggressività e magari letalità delle variante del Coronavirus stanno spingendo sul chi va là molti virologi ed esperti. Tra questi anche Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia di Padova. Le sue parole dopo la notizia dei primi casi di variante brasiliana, riportate da Adnkronos: Alcuni primi studi che quella brasiliana risponda meno al vaccino“. Da qui, l’aut aut: “Se si incominciano a vedere più casi e si dovesse vedere che la variante brasiliana è effettivamente resistente al vaccino allora rimane solo un’opzione, ripeto: bloccare tutto per impedire che si diffonda“.

Crisanti parla espressamente di “lockdown duro, non con le zone rosse“, per non rischiare di “mandare all’aria il vaccino“. I primi studi, riferisce, avrebbero mostrato una efficacia diminuita del 70%.