Più di una volta Piera Napoli aveva denunciato aggressioni e violenze da parte del marito. L’ultima volta era accaduto un mese fa circa, quando aveva chiamato la polizia a casa denunciando un aggressione.
La morte di Piera Napoli, cantante neomelodica uccisa dal marito a coltellate, non è un fulmine a ciel sereno per la famiglia di lei, che sapeva delle violenze che accadevano in quella casa e oggi sostiene che la donna rimanesse con il marito, Salvatore Baglione, solo ed esclusivamente per i figli.
Marito e moglie sui social: la vita in apparenza
Eppure, su Facebook, qualche segnale di sofferenza c’era: qualche giorno fa la donna aveva postato un meme che diceva: “Vuoi i fuori per San Valentino? Muori il 13. Seguitemi per altri consigli”. Il marito, dal canto suo, sui social mostrava un’intesa coniugale perfetta ed inscalfibile: sul suo profilo Facebook c’erano solo foto dei figli e di lui con la moglie, abbracciati e a scambiarsi baci. Lo stesso uomo, poche ore fa, accoltellava selvaggiamente la moglie e lasciava il suo cadavere nella vasca da bagno, per poi andarsi a costituire.
La giustificazione di Baglione: “Ha detto di non amarmi più”
Un omicidio aggravato che l’uomo ha tentato di giustificare con la gelosia: non si sa se tra moglie e marito ci sia stato un litigio precedente all’aggressione e tantomeno se ne conoscono ipotetici motivi: ciò che si sa è che Piera Napoli avrebbe voluto lasciare Baglione e lui ha deciso di impedirglielo, a uo dire accecato dalla rabbia: “Mi tradiva da qualche mese e stamattina (ieri, ndr) mi ha detto di non amarmi più“. Come spesso accade, anche Baglione si è giustificato parlando di “raptus” di furia omicida: nella realtà, si sa che le violenze erano protratte nel tempo.
Il pm, nella convalida di fermo, ha sottolineato come l’uomo si sia comportato con “allarmante determinazione” e con freddezza, senza “il minimo scrupolo di tentare di salvare la moglie, preoccupandosi invece in primo luogo di ripulirsi e sistemare le proprie cose“