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Scuole, si teme ritorno alla didattica a distanza: esplodono focolai in molte regioni

Pubblicato: 12/02/2021 13:00

Mentre la campagna vaccinale prosegue, le varianti del virus Sars-Cov-2 continuano a remare contro nella lotta alla pandemia e, in Italia, rischiano di immobilizzare nuovamente il sistema scolastico.

Le varianti del virus sembrano infatti svilupparsi e diffondersi tra i giovani più che tra gli adulti e ciò avrebbe portato ad una chiusura di moltissimi istituti sul territorio italiano a macchie di leopardo.

Si teme però che lo sviluppo della situazione possa portare, in un prossimo futuro, a una decisione più drastica e generalizzata per quanto riguarda gli studenti di scuole medie e superiori.

Scuole, situazione grave in Lombardia: focolai a Bollate

La situazione è particolarmente grave in Lombardia, dove nel Comune di Bollate è esploso un focolaio di 59 casi tra adulti e bambini collegati: una scuola primaria e una media a Bollate sono già state chiuse e sono tornate alla didattica a distanza, mentre nel bergamasco, ad Arcene, la chiusura in una scuola media e due quinte delle scuole elementari è stata decisa “a tempo indeterminato”.

Non solo Lombardia: sono state chiuse alcune scuole anche nelle Marche, in scuole d Tolentino, polenta e Castelfidardo, ed in Umbria, dove tra Terni e Perugia 50 comuni sono ri-diventati zona rossa, con conseguente didattica a distanza. In questa regione in particolare sono aumentati i casi nei bambini sopra i 10 anni.

Le zone rosse: Abruzzo e Alto Adige

L’Abruzzo ha preso una decisione ancora più drastica: scuole superiori chiuse fino al 21 febbraio, con didattica a distanza. È zona rossa anche in Alto Adige, dove ovviamente le scuole rimarranno chiuse almeno fino al 28 febbraio.

Scuole chiuse in Campania, De Magistris vs De Luca

Il Campania, la scuola è tema caldo anche a livello politico ed ha già portato a scontri. Il Presidente di Regione Vincenzo De Luca ha infatti comunicato a sindaci e prefetti che saranno loro a dover valutare la chiusura delle scuole, visto il contagio, e la sua dichiarazione non è piaciuta al Sindaco di Napoli De Magistris, che ha criticato la scelta del Presidente: “Registriamo la bandiera bianca finale del presidente De Luca, terminata la campagna elettorale e la propaganda muscolare. Prendiamo atto che la Regione Campania fallisce sulla scuola, che c’è lo scaricabarile su sindaci e prefetti”.