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Variante inglese, Galli contro l’ospedale Sacco dopo la smentita: “Dei miei dati sono certo”

Pubblicato: 19/02/2021 18:21

Prosegue l’inaspettata polemica tra Massimo Galli e l’ospedale Sacco di Milano, dove lavora proprio lo stesso virologo. Nella giornata di giovedì 18 Galli aveva lanciato un allarme per la variante inglese del Covid-19 nel suo reparto. La situazione sta peggiorando in tutta la regione e in altri territori, ma con una nota l’ospedale aveva smentito il suo stesso virologo di punta. Galli non ci ha però pensato due volte prima di rispondere sarcastico.

Galli: “Reparto invaso”, ma il Sacco smentisce tutto

Sono giornate cruciali per capire la reale dimensione del problema varianti in Italia: se il trend di crescita della curva epidemiologica dovesse confermarsi, allora potrebbe prendere corpo la richiesta di un lockdown totale invocata da numerosi esperti. Sott’occhio regioni come l’Umbria, ma anche la Lombardia che ha istituito alcune zone rosse locali per contrastare la diffusione del virus. “Ci stiamo impestando un’altra volta” ha dichiarato il direttore dell’Asst Franciacorta nel bresciano, cui ha fatto eco la voce di Massimo Galli. Uno dei volti più conosciuti da inizio pandemia, ha dichiarato giovedì 18: “Non ci siamo inventati noi le varianti, ci sono e sono più contagiose. È un dato di fatto, non possiamo fare una trattativa sindacale o politica con il virus“.

Poi, ha aggiunto: “Io mi ritrovo il reparto invaso dalle nuove varianti“. Una frase, però, che ha suscitato polemica nel suo stesso ospedale. Il Sacco ha infatti ribattuto con una nota: “Tali affermazioni al momento attuale non rappresentano la reale situazione epidemiologica all’interno del Presidio“.

Massimo Galli contro il Sacco di Milano

Le percentuali, ha specificato l’ospedale, “sono in linea con la media nazionale ed inferiori alla media regionale“. Dopo poche ore, però, è arrivata una nuova replica di Massimo Galli, tramite il suo account twitter ufficiale. Condividendo una serie di articoli scientifici sul tema varianti, ha commentato: “Al Sacco le varianti inglesi sarebbero 6 su 50 casi testati. Bizzarro, se è così sono tutti passati per il mio reparto!”.

Un commento pieno di sarcasmo, quello di Galli contro il suo stesso ospedale. L’esperto poi prosegue così: “Dirigo un laboratorio di ricerca universitario che lavora sulle sequenze di SARS-CoV-2 da gennaio 2020. Dei miei dati sono certo“.