Vai al contenuto

Treviso, 31enne suicida da un ponte con in braccio il figlio di 18 mesi: l’ombra della depressione post parto

Pubblicato: 23/02/2021 17:45

Continuano le indagini intorno al suicidio della 31enne, la cui identità non vogliamo sia resa nota per rispetto della vittima, morta domenica dopo essersi gettata da un ponte a Vidor, in provincia di Treviso, insieme al suo piccolo figlio di 18 mesi.

Treviso, morta suicida una donna di 31 anni: l’estremo gesto insieme al figlio

Secondo quanto emerso dalle indagini degli inquirenti che stanno cercando di fare chiarezza sulla disgrazia, a monte di quel gesto estremo della 31enne, come riportato da Fanpage.it, ci sarebbe un disagio psichico, una forte depressione che sarebbe sorta dopo il parto. Un disturbo contro il quale la 31enne aveva iniziato a lottare anche con l’aiuto degli addetti ai lavori in un centro specializzato locale.

L’ombra della depressione post parto

Era uscita di casa come di consueto nella giornata di domenica, insieme al piccolo figlio di 18 mesi, per raggiungere i familiari per una cena. Una cena a cui però non ha mai preso parte: allarmati dal silenzio e dal suo mancato arrivo, sono stati proprio i familiari i primi a lanciare l’allarme sulla sua sospetta scomparsa, mettendosi alla sua ricerca.

L’abbraccio della madre che è valso la vita la piccolo di 18 mesi

Una ricerca durata purtroppo molto poco: una volta rintracciata l’auto della 31enne nelle vicinanze del ponte di Vidor, sul fiume Piave, è stato chiaro a tutti cosa fosse accaduto. La 31enne si è gettata dal ponte tenendo tra le braccia suo figlio di 18 mesi. Un abbraccio che ha salvato la vita al piccolo: le braccia intorno al bimbo hanno infatti attutito il colpo che è stato invece fatale per la donna, trovata dai soccorritori già priva di vita. Un dramma senza fine quello della 31enne che prima di dare alla luce il piccolo, lavorava come contabile per una ditta locale, un lavoro che aveva deciso di lasciare per dedicarsi al figlio e per riprendere gli studi all’Università.

Le condizioni del piccolo, arrivato in ospedale in un grave stato di ipotermia, dopo essere stato sottoposto ad un’operazione sono migliorate e ora non sarebbe più in pericolo di vita ma godrebbe di buona salute.

Se hai bisogno di aiuto per te o per terze persone chiama il Telefono Amico allo 02 2327 2327, attivo 365 giorni all’anno con oltre 500 volontari attivi. Il servizio è gratuito e attivo in tutta Italia dalle 10:00 alle 24:00. È possibile accedere al servizio anche via WhatsApp al numero 345 0361628 o via mail dopo aver compilato un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2021 20:44