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Omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega: la Procura chiede l’ergastolo per Elder e Hjorth

Pubblicato: 06/03/2021 15:41

L’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega non ammette sconti, secondo la Procura di Roma, che ha chiesto l’ergastolo per i due imputati, Finnegan Lee Elder e Gabriele Natale Hjorth. Il carabiniere è stato ucciso il 26 luglio 2019 a Prati, quartiere di Roma, mentre eseguiva un controllo insieme al collega Andrea Varriale.

La Procura di Roma rigetta la possibilità che ci siano state concause nell’omicidio di Cerciello Rega. Il carabiniere è stato ucciso con 11 coltellate in meno di 30 secondi durante la brutale aggressione, come ha sottolineato il pm Maria Sabina Calabretta.

Omicidio Cerciello Rega: chiesto l’ergastolo

La Procura di Roma chiede il massimo della sentenza per i due imputati per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega e l’isolamento diurno. “È stato ucciso da due assassini e non deve succedere di ucciderlo un’altra volta“, ha dichiarato il magistrato durante la requisitoria.

Per il pm Maria Sabina Calabretta, i fatti sono gravissimi, così come l’ingiustizia di un uomo ucciso mentre era in servizio “da due giovani che volevano passare la serata divertendosi e per questo avevano cercato della cocaina“.

L’aggressione contro il carabiniere

Durante la requisitoria, il pm ripercorre l’aggressione in cui ha perso la vita Mario Cerciello Rega, un “attacco violento, micidiale, sproporzionato“. Sarebbe stato difficile da respingere anche qualora il carabiniere non fosse stato disarmato.

Per quanto riguarda Elder e Hjorth, i due “imputati sono andati all’incontro preparandosi, erano pronti a tutto anche allo scontro fisico per raggiungere il loro obbiettivo“. Inoltre, Elder e Hjorth sarebbero immediatamente scappati, senza prestare soccorso al carabiniere, preoccupandosi di nascondere il coltello.

Il collega di Cerciello, Andrea Varriale

Riguardo ad Andrea Varriale, secondo la pm non avrebbe potuto intervenire, perché occupato nella colluttazione con Hjorth. Per la ricostruzione della Procura di Roma, l’ipotesi che i due carabinieri sarebbero arrivati alle spalle degli imputati non è credibile.

I due carabinieri si sono qualificati, hanno mostrato il tesserino ed erano in servizio: si sono avvicinati frontalmente, non alle spalle“, dichiara il pm, “Cerciello non è stato ammazzato con una coltellata, ma con 11 fendenti. La giovane età degli imputati e il fatto che siano incensurati non tolgono gravità ai fatti“.

Il processo per l’omicidio di Cerciello Rega

Mario Cerciello Rega è stato ucciso con 11 coltellate durante un controllo in borghese a due ragazzi, ora imputati per il suo omicidio. Le accuse per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth sono di concorso in omicidio, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e tentata estorsione. Si trovano ora detenuti al carcere di Regina Coeli, a Roma, mentre il processo a loro carico è iniziato il 26 febbraio.

L’accusa è portata avanti dalla procuratrice aggiunta Nunzia D’Elia e dal pm Maria Sabina Calabretta. Al processo si sono costituiti come parte civile anche la moglie, il fratello e la madre di Cerciello Rega, il collega Varriale, e il ministero degli Interni e della Difesa.