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Vaccino in farmacia, la norma nel Dl Sostegni: sì alla somministrazione del vaccino da farmacisti con abilitazione

Pubblicato: 18/03/2021 18:25

Continua a pieno regime il piano nazionale di vaccinazione per il COVID-19 in Italia che, sul territorio, ha avuto inizio lo scorso 27 dicembre. Con oggi arriva la conferma da parte dell’Ema, agenzia europea del farmaco, sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19, considerato alla luce di tutte le indagini compiute in questi giorni, “sicuro ed efficace“, in grado di proteggere le persone dal Covid.

Si intende amplificare intanto il raggio d’azione della Sanità che, proprio parlando di vaccinazione, sembra essere ad un passo dal rendere possibile l’esperimento: permettere ai cittadini di essere vaccinati anche in farmacia.

Ipotesi vaccino in farmacia: la norma contenuta del Dl Sostegni

Dovrebbe arrivare nella giornata di domani l’ok alla possibilità di essere vaccinati anche oltre le mura ospedaliere. Un intervento che oltre ad andare ad alleggerire la mole di lavoro intra ospedaliera, andando così a favorire l’impegno delle farmacie e degli infermieri, come dichiarato dal ministro della Salute Roberto Speranza, potrebbe anche giovane al piano di vaccinazione in termini di velocità.

Sì al vaccino in farmacia ma solo per i farmacisti con abilitazione

Come sottolineato dall’Ansa, saranno i medici, supportati da equipe ad hoc, a somministrate il vaccino anti-Covid all’interno delle farmacie. Anche i farmacisti, si apprende potranno somministrare il vaccino ma non senza aver prima frequentato un corso e aver conseguito l’abilitazione per farlo. Al momento la norma però non sarebbe ancora vigente: la norma che consente la somministrazione del vaccino in farmacia è attesa nella giornata di domani, venerdì 19 marzo, e sarà contenuta nel Decreto Sostegni che sarà sul tavolo di lavoro del Consiglio dei Ministri.

Parlando di vaccino, come dichiarato in apertura, oggi è arrivato il verdetto da parte dell’Ema su AstraZeneca, il vaccino dell’azienda biofarmaceutica anglo-svedeze la cui somministrazione era stata precauzionalmente e temporaneamente sospesa nei giorni scorsi in Italia dall’AIFA e in altri Stati Europei come la Germania.