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Vaccini Lombardia: si è dimesso tutto il Cda di Aria, rivoluzione nella campagna vaccinale

Pubblicato: 25/03/2021 16:09

Cambiano i vertici di Aria Spa: dopo lo scandalo e le inefficienze degli scorsi giorni, ieri il governatore lombardo Attilio Fontana aveva chiesto che tutto il Cda dell’azienda che si occupava della gestione della campagna vaccinale a livello regionale si dimettesse, mentre la campagna cominciava un lento pellegrinaggio nelle mani di Poste Italiane e, a gestire Aria, veniva messo Lorenzo Gubian a partire da oggi.

Vaccini Lombardia: lo scandalo Aria nel weekend

Ora, gli imperativi sono: ripartire e accelerare. Le inefficienze dei giorni scorsi, si evince dai discorsi pubblici di Moratti, Fontana e Salvini, non devono bloccare le iniezioni: il progetto ambizioso è somministrare la dose a tutti gli over 80 entro l’11 Aprile, fronteggiando contemporaneamente leincognite sull’arrivo di nuove dosi previste per i prossimi giorni (e l’esperienza, finora, ci ha insegnato che la Cosenza delle dosi da parte delle case farmaceutiche può riservare, fino all’ultimo secondo, più di una sorpresa.

Vaccini Lombardia, parla Gubian; “Errore zero è impossibile”

È Lorenzo Gubian, ora, l’amministratore unico di Aria Spa. Ora. l’azienda si dovrà impegnare a collaborare al processo di transizione del lavoro a Poste Italiane e, prima ancora, a far sì che vengano effettuati tutti i vaccini per coloro che dovrebbero già avere un appuntamento. Impresa non da poco se si considera ciò che è successo nel weekend, ovvero che i centri vaccinali di Cremona, Como e Brianza hanno aperto attendendo una folla di vaccinando e ricevendo solo una sessantina di persone, a causa del fatto che Aria non aveva provveduto a mandare i messaggi con gli appuntamenti alle persone.

Siccome la prudenza non è mai troppa, il lavoro di verifica degli appuntamenti dei prossimi giorni messo in atto da Aria subirà un controllo incrociato da parte di Ats e Ospedali, che a loro volta verificheranno di avere agende piene senza buchi a nessun orario.

Lorenzo Gubian, nel corso dell’audizione in cui gli è stato conferito l’incarico da parte della commissione Bilancio del Consiglio Regionale Lombardia, ha dichiarato: “Con questa grande complessità l’errore zero è impossibile. Qualche errore su 1,3 milioni di eventi possono capitare. Non dico che si potevano evitare, ma dobbiamo tener conto del livello di complessità della prima campagna vaccinale della storia di queste dimensioni”. L’intento di Gubian è poi stato anche quello di fornire una visione lucida delle problematiche, spiegando che ci sono stati errori anche a livello territoriale: “Volevamo evitare un click Day e abbiamo optato per una procedura a inviti. Non era noto il numero dei centri vaccinali attivi e quindi raccogliere e configurare le agende di un sistema così complesso ha portato anche ad errori materiali. Qualche volte però anche i servizi territoriali delle Asst hanno indicato date di attivazioni sbagliate che hanno portato problemi di sovraffollamento”.