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Decreto Covid, Italia rossa o arancione fino al 30 aprile: spostamenti, riaperture e possibili deroghe

Pubblicato: 31/03/2021 23:27

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto legge con le misure anti-coronavirus che saranno vigenti fino al 30 aprile. Si confermano le restrizioni in atto con l’apertura per possibili deroghe, ma l’Italia rimarrà per il momento rossa e arancione.

Nel decreto viene inserito anche lo scudo penale per il personale sanitario che somministra i vaccini contro il coronavirus e alcune disposizioni per l’assolvimento dell’obbligo vaccinale da parte del personale medico e sanitario.

Nuovo decreto anti-Covid fino al 30 aprile

Il governo Draghi conferma le restrizioni introdotte a inizio marzo per contrastare il coronavirus, con l’esclusione delle zone gialle fino al 30 aprile. Dopo un’attenta mediazione tra le forze politiche si apre lo spiraglio per una revisione di questa disposizione a metà mese, quando, se i dati epidemiologici lo consentiranno, ci potrà essere un cambio di colore da arancione a giallo in alcune zone.

Rimane l’eccezione per Pasqua, quando tutta Italia sarà zona rossa dal 3 al 5 aprile, con la possibilità di visitare parenti e amici in ambito regionale una volta al giorno al massimo in 2 persone e con figli minori di 14 anni. Si proroga la possibilità, in zona arancione, di uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata in ambito comunale.

Escluse zone gialle salvo deroghe

La verifica di metà mese, se lo consentiranno i dati, porterà alla zona gialla per quei territori in cui la somministrazione di vaccini non subisce rallentamenti e i contagi non sono fuori controllo. In questo modo si potrà valutare la riapertura di alcune attività, come cinema e teatri e bar e ristoranti a pranzo.

In caso contrario rimane consentito l’asporto fino alle 18 e la consegna a domicilio fino alle 22, ma solo per i ristoranti.

Seconde case e viaggi

Andare nelle seconde case sarà possibile anche in zona rossa, salvo ordinanze regionali vigenti. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha inoltre imposto una stretta ai viaggi all’estero, a seguito delle polemiche nate per le partenze durante le vacanze pasquali.

Fino al 6 aprile, tutti coloro che si sono recati in Paesi dell’Ue nei 14 giorni precedenti dovranno sottoporsi a 5 giorni di quarantena al termine dei quali dovranno effettuare un tampone. La quarantena è già prevista per i viaggi in Paesi extra-Ue.

Disposizioni sui vaccini per il personale sanitario

Il decreto prevede inoltre uno scudo penale per il personale medico e sanitario e i farmacisti incaricati della somministrazione del vaccino contro il Covid, “allorché le vaccinazioni siano effettuate in conformità alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative“.

Per quanto riguarda la somministrazione al personale medico e sanitario, il decreto introduce disposizioni volte ad assicurare l’assolvimento dell’obbligo vaccinale. Si prevede in caso di inottemperanza lo spostamento ad altre mansioni o la sospensione della retribuzione.

L’attacco di Salvini sulle riaperture

Torna a premere per le riaperture Matteo Salvini, leader della Lega. “Noi ci appelliamo alla scienza, noi ci fidiamo dei medici italiani. Se i dati scientifici classificheranno una Regione come ancora a rischio, cioè rossa, si manterranno le chiusure“, ha twittato Salvini, “Se invece i dati scientifici classificheranno una Regione come più sicura, cioè gialla o bianca, si comincerà a riaprire. Semplice. Non si possono rinchiudere fino a maggio 60 milioni di persone, e migliaia di attività economiche, sportive o culturali, per scelta politica, non medica o scientifica, del ministro Speranza“.

Salvini conclude ribadendo “La nostra lealtà al presidente Draghi” che “ci impone di lavorare insieme per risolvere i problemi, ma anche di avere il coraggio di sottolineare e correggere ciò che non va. Dopo Pasqua, il ritorno alla vita e al lavoro nelle zone sicure sarà realtà“.