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Denis Bergamini, chiesto il rinvio a giudizio per l’ex fidanzata del calciatore del Cosenza a 32 anni dalla morte

Pubblicato: 20/04/2021 18:32

Era il 2 marzo scorso quando, dopo decenni interi di quesiti irrisolti sulla morte di Donato “Denis” Bergamini, l’ex calciatore del Cosenza trovato privo di vita sulla statale ionica all’altezza di Roseto Capo Spulico, è arrivata notizia della decisione della Procura di Castrovillari che aveva notificato l’avviso di conclusione delle indagini per la sua morte. Unica indagata rimasta nel corso dell’inchiesta per quello che sarebbe stato l’omicidio del calciatore è l’ex fidanzata del calciatore, l’allora 19enne.

A distanza di oltre un mese, arriva ora la notizia sulla decisione presa dalla Procura della Repubblica di Castrovillari che avrebbe chiesto il rinvio a giudizio per l’ex compagna.

Morte di Denis Bergamini: terza inchiesta, una sola indagata

Era il 18 novembre del 1989 quando Denis Bergamini, ex calciatore in ascesa del Cosenza, veniva trovato privo di vita sull’asfalto della statale 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico. Decenni di indagini hanno preceduto la decisione della Procura che ha prima passato al vaglio l’ipotesi del suicidio, escludendola negli anni e dopo plurime aperture del caso in favore di quella di omicidio. Secondo quanto messo a punto dall’accusa in quella che sarebbe stata un abbozzo di dinamica sulla morte dell’ex calciatore, l’unica persona rimasta indagata per la sua morte sarebbe l’allora fidanzata di Bergamini che all’epoca dei fatti aveva solamente 19 anni.

L’ex fidanzata allora 19enne accusata per concorso in omicidio

Secondo quanto reso noto dall’Ansa, l’ex compagna sarebbe attualmente accusata di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili. L’agenzia stampa rende noto sempre come l’accusa, ricostruendo quello che sarebbe stato il quadro del presunto delitto di Bergamini, avrebbe poi indicato altre persone coinvolte che sarebbero però rimaste ignote. Stando alla ricostruzione, Denis Bergamini sarebbe stato dapprima narcotizzato, poi successivamente asfissiato e già privo di vita posto sull’asfalto a dissimulare l’accaduto con l’intenzione di far passare il tutto come un incidente stradale.

La Procura chiede il rinvio a giudizio per l’ex

Come riporta l’Ansa, tra i moventi che avrebbero spinto la Internò ad agire in concorso nell’omicidio di Bergamini ci sarebbe stata la volontà del calciatore stesso di interrompere la relazione con lei. Notificata la chiusura delle indagini sulla morte che hanno lasciato in piedi, come unica indagata, l’ex fidanzata del calciatore, la Procura ha chiesto ora il rinvio a giudizio per lei con l’udienza di fronte al gup che è già stata fissata per il prossimo 2 settembre.