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Flavio Insinna torna su Rai1 con Il Pranzo è servito: le anticipazioni sul programma in onda dal 28 giugno

Pubblicato: 28/05/2021 16:01

Flavio Insinna chiude soddisfatto la stagione invernale sul piccolo schermo. Tra L’eredità e le riprese di Don Matteo 13, a partire dal 28 giugno 2021 si aggiunge al curriculum del conduttore un altro storico programma che per anni aveva abbandonato i canali televisivi: Il pranzo è servito.

L’attore racconta tutti i particolari della trasmissione e altre dettagli legati alla sua carriera.

Il pranzo è servito torna sulla Rai dal 28 giugno con Flavio Insinna

Nella lunga chiacchierata con Tv sorrisi e canzoni, Flavio Insinna si è soffermato a parlare del programma Il pranzo è servito che presto tornerà sui nostri schermi. La trasmissione, ideata da Corrado e Stefano Jurgens, era uno dei cavalli di battaglia di Canale5 nel periodo tra il 1982 e 1993, durante il quale a dirigere il quiz a premi c’era il mitico Corrado Mantoni, succeduto negli ultimi due anni da altri conduttori.

Il calo degli ascoltatori non passò inosservato ai produttori del programma che furono costretti a chiudere definitivamente i battenti. A partire dal 28 giugno 2021 il quiz game tornerà però trasmesso sulla Rai, passando il testimone al presentatore Flavio Insinna. “Quello che posso dire è che l’idea è nata da una chiacchierata amichevole con Marina Donato, la moglie di Corrado, durante le prove di “La Corrida” nel 2011 – racconta l’attore – Parlando di “Il pranzo è servito, ci dicemmo: “Hai visto mai che riusciamo a rifare anche questo?. Dieci anni dopo abbiamo deciso di proporre l’idea al direttore di Rai1 Stefano Coletta che a sua volta l’ha inoltrata all’amministratore delegato Fabrizio Salini. Ed eccoci qua“.

Il pranzo è servito: i ricordi dell’attore legati al programma di Corrado

Flavio Insinna ha rilasciato qualche dettaglio in più sul quiz show Il pranzo è servito. Per quanto riguarda la struttura del programma rimarrà sostanzialmente la stessa di allora, mentre il conduttore cercherà di coinvolgere al meglio il pubblico in studio e da casa: “Proveremo a regalare al pubblico l’allegria della versione originale, di cui abbiamo un gran bisogno, facendo anche vincere qualcosa a chi verrà a giocare da noi – spiega il conduttore – Non aspettatevi grandi cifre, ma anche mille, duemila euro possono servire e portare un po’ di ottimismo. Stiamo anche pensando di introdurre un piccolo gioco per chi ci segue da casa“.

Durante l’intervista l’attore riferisce anche dei suoi ricordi legati alla trasmissione negli anni in cui era sotto la direzione di Corrado: Era un appuntamento fisso. Quella musichetta era la colonna sonora del rientro da scuola, la sentivo già dalla tromba delle scale – ricorda nostalgico il conduttore – Come mi sono innamorato del mestiere dell’attore guardando Proietti, Sordi e Gassman, così faccio il conduttore per avere amato Corrado, insieme con Pippo Baudo, Mike Bongiorno ed Enzo Tortora“.

I conduttori migliori secondo Flavio Insinna: Da Conti a Bonolis insieme a Fiorello, Fazio e Amadeus

Flavio Insinna risponde senza esitazioni alle domande e tra le altre gli è stato chiesto di elencare quali sarebbero secondo lui i conduttori più brillanti dei giorni nostri: Direi Carlo Conti, Amadeus, Fabio Fazio, Fiorello e Paolo Bonolis – risponde il conduttore – Loro sono stati in grado di costruire il Festival, di avere certi ospiti e farli brillare sul palco“.

Nonostante il curriculum invidiabile da conduttore, Insinna non ritiene di identificarsi tra i veterani dei programmi TV perché principalmente si riconosce nella carriera da attore: “Io faccio l’attore. Proietti, che è stato il mio maestro, diceva: ‘Questo mestiere è un po’ come lo sport del pentathlon, dove io cerco di insegnarvi più lingue’. Quella del conduttore è una di queste lingue, come il teatro, che stavo facendo prima che la pandemia fermasse tutto. Dal canto mio provo a parlarle un po’ tutte”, conclude Insinna.

Flavio Insinna: il bilancio di fine stagione con L’eredità

La carriera lavorativa di Flavio Insinna procede a gonfie vele, tra L’eredità e Il pranzo è servito si aggiunge anche Don Matteo, cui da poco hanno iniziato le riprese della 13° stagione. Nei panni del capitano Anceschi, l’attore tornerà a far divertire il pubblico con le intrecciate vicende poliziesche insieme al Don più amato in Italia: “Nei giorni scorsi sono andato a provare le nuove divise. Dovrei essere in un episodio… se la produzione non cambia idea” commenta ridacchiando.

A fine intervista, il conduttore tira le somme di questa stagione quasi terminata rimanendo soddisfatto su tutti i fronti lavorativi, in particolare per L’eredità: Devo fare un ringraziamento gigantesco al pubblico che, nonostante tutto ciò che sta ancora succedendo, non ci ha mai abbandonato […] – commenta l’attore, poi continua – Tutti, dai bambini agli anziani, mi scrivono che gli facciamo compagnia. Questo non solo mi entusiasma ma dà un senso al mio lavoro. Speriamo succeda anche con Il pranzo è servito“.