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Bonus Tv 2021 da 100 euro: come funziona e come ottenere il nuovo incentivo senza ISEE

Pubblicato: 31/05/2021 17:24

Entro il 30 giugno 2022 tutti i televisori di vecchia generazione dovranno essere rimpiazzati con il nuovo digitale terrestre dvb-t2. Per aiutare le famiglie è in arrivo il Bonus Tv 2021 del valore di 100 euro senza limite di ISEE.

Bonus tv 2021: il bonus varrà 100 euro

Tanti i Bonus erogati quest’anno a causa della situazione pandemica da Covid-19. Fino ad oggi, per incentivare le famiglie a sostituire i loro vecchi televisori, era previsto un bonus di 50 euro, richiedibile dalle famiglie con ISEE fino a 20mila euro. Con il decreto attuativo della Legge di Bilancio 2021, le cose cambiano. Non ci saranno infatti limitazioni di ISEE e il valore del bonus salirà da 50 a 100 euro.

Bonus Tv 2021: come funziona e come richiederlo

Con il nuovo incentivo di rottamazione senza restrizioni di ISEE, il numero di beneficiari si amplierà notevolmente ma ogni nucleo familiare potrà usufruire di un solo contributo, spendibile on-line o in negozio. La modalità di applicazione dell’incentivo dovrebbe essere molto semplice: il bonus sarà erogato sotto forma di sconto sul prezzo d’acquisto del televisore. Inoltre, il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) ha messo a disposizione un elenco di tutti i dispositivi e i decoder compatibili. In questo modo ognuno potrà verificare l’idoneità del proprio dispositivo e valutare se sostituirlo o meno.

Sarà in grado di ricevere il digitale terrestre anche dopo giugno 2022 chi individua il proprio televisore nell’elenco di quelli idonei e chi legge sul retro del proprio dispositivo la dicitura DVB T2 o H265/HEVC. Un altro modo per verificare l’idoneità consiste nel cercare il canale 100 (Rai) o 200 (Mediaset) e attendere la comparsa della scritta Test HEVC Main10: in questo caso il televisore è compatibile con l’aggiornamento.

Bonus 2021: le date della transizione

In vista della completa sostituzione dei dispositivi entro il 30 giugno 2022, l’Italia è stata suddivisa in quattro aree di transizione. A dare inizio al cambiamento saranno alcune regioni del Nord, tra cui Piemonte e Lombardia, in cui il passaggio avverrà tra settembre e giugno 2021. A seguire tutte le altre, fino alla quarta area che porterà a termine la sostituzione tra aprile e giugno 2022.