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Barbara d’Urso, la conduttrice è terrorizzata da uno stalker: minacce terribili, subentra il tribunale

Pubblicato: 23/06/2021 18:06

Barbara d’Urso da anni vive nel terrore, la conduttrice è arrivata anche a dover richiedere l’aiuto di una guardia del corpo. A destare le sue forti preoccupazioni e paure uno stalker che la perseguita da anni; oggi a Roma è iniziato il processo a carico dell’uomo.

Barbara d’Urso minacciata da uno stalker

Barbara d’Urso ha portato il suo stalker in tribunale, è durante l’udienza che sono emerse le costanti minacce che la conduttrice subisce da anni. Per la precisione, l’inizio della drammatica vicenda risale al 2017, quando un uomo di nome Salvatore Fiorello, 36enne catanese, ha cominciato a perseguitarla.

A riportare le dichiarazioni di Barbara d’Urso in tribunale è l’AdnKronos: “Ho paura, il mio stalker è stato visto sotto casa mia” ha raccontato la conduttrice, aggiungendo: “Mi sono arrivate minacce con scritto ‘Ti taglio la testa’. Ho dovuto prendere una guardia del corpo”.

Oggi l’udienza a Roma all’uomo accusato di stalking a Barbara d’Urso

Barbara d’Urso oggi era Roma per l’udienza, il processo si è svolto a porte chiuse alla presenza del giudice monocratico Valerio De Gioia, che ha disposto una perizia psichiatrica per l’imputato. La prossima udienza si terrà il 14 ottobre.

La conduttrice non ha condiviso niente sui suoi social, se non una breve Instagram Story dove ha ripreso Roma dicendo: “Baci da Roma, parlano parlano parlano e io rido, da Roma” ha detto la conduttrice.

Lo stalker di Barbara d’Urso

Barbara d’Urso ha cominciato ad avere problemi con Salvatore Fiorello nel 2017, quando l’uomo ha preso parte ad una sua trasmissione come ospite. Da quel momento il 36enne ha cominciato a perseguitarla inviandole messaggi e non solo. Creando un profilo anonimo su Instagram, con il nome di Bacisolari, lo stalker di Barbara d’Urso ha continuato a tempestarla di messaggi e, spacciandosi per il figlio adottivo della donna, ha anche cercato di contattare i restanti membri della famiglia.

In tempi più recenti, le minacce e le pressioni si sarebbero fatte più pesanti, al punto di contattare anche la redazione.