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Cambiamenti climatici, Onu: “La Terra può riprendersi, l’umanità no”. Impatti irreversibili entro il 2050

Pubblicato: 27/06/2021 23:20

L’Onu lancia un allarme inequivocabile: superare la soglia fissata dall’accordo di Parigi sul clima potrà portare l’umanità all’estinzione. Basterà un aumento di 2°C, anziché gli 1,5°C previsti dall’accordo sul clima, perché si abbiano “impatti irreversibili sui sistemi umani”. Ecco quali saranno gli scenari più probabili.

Cambiamenti climatici, ecco cosa succederà con 2°C in più

L’Onu, tramite la bozza di rapporto del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico, lancia l’allarme: un aumento di 2°C della temperatura media globale porterà 420.000.000 persone a fronteggiare “ondate di caldo estremo”, mentre alla minaccia della fame saranno consegnate 80.000.000 persone in più rispetto a oggi.

La data “limite” oltre i quali questi cambiamenti non saranno più reversibili è fissata al 2050, quando i bambini nati durante la pandemia di Covid avranno appena 30 anni. Tra gli scenari che si prospettano più probabili ci sono la drammatica carenza d’acqua, la malnutrizione e gli esodi in zone meno colpite dalle siccità e dal calore. La prospettiva peggiore, secondo l’Onu, si spinge fino all’estinzione dell’umanità.

Cambiamenti climatici: “La Terra può riprendersi, l’umanità no

Per l’Onu, non è più possibile limitare gli impatti che il riscaldamento globale sta avendo sulla natura e sugli ecosistemi, ma resta comunque di vitale importanza ridurre le emissioni di gas serra e tutelare il nostro pianeta. “La vita sulla Terra può riprendersi dai grandi cambiamenti climatici evolvendosi in nuove specie e creando nuovi ecosistemi, ma l’umanità non può” ha sottolineato il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico. La Terra infatti risulterà profondamente trasformata in ogni caso, e con essa cambierà anche l’umanità che da essa dipende.

Il precedente rapporto è stato compilato dall’Onu nel 2014 e quello attuale, di cui finora esiste solo la bozza, sarà molto più allarmistico e sarà pubblicato a febbraio 2022, dopo che avrà ottenuto l’approvazione dei 195 Stati membri dell’Onu.

Cambiamenti climatici, il 2021 è tra gli anni più caldi

Il 2021, denuncia un rapporto Coldiretti, sta entrando nella classifica dei 10 anni più caldi mai registrati, con un aumento di 1,04°C in più rispetto alla media storica in Europa. In Italia, questo aumento si attesta a 0,21°C. Nel rapporto, Coldiretti mette in evidenza come “Nel 2021 si è verificato lungo la Penisola fino ad ora anche un evento estremo al giorno tra siccità, bombe d’acqua, violente grandinate e gelo secondo la banca dati dell’European Severe Weather Database”. Al centro dell’attenzione anche il fenomeno della tropicalizzazione che “Si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi” e che sta riguardando anche il bacino del Mar Mediterraneo.