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Condannati i Carabinieri della caserma Levante di Piacenza: spaccio, rapine e tortura tra i reati

Pubblicato: 01/07/2021 21:39

È arrivata la sentenza di rito abbreviato per i 5 Carabinieri della caserma Levante di Piacenza, dove nello scorso luglio è stato scoperto un giro di droga, ma anche violenze, estorsioni e rapine operate proprio dagli stessi militari. Un sesto Carabiniere ha scelto di essere processato tramite rito ordinario e non potrà, in caso di condanna, beneficiare dello sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato.

Caserma Levante, condannati 5 Carabinieri: da 3 a 12 anni di carcere

La notizia, in piena pandemia, aveva suscitato enorme indignazione: tramite l’operazione Odysseys si era scoperto infatti che un gruppo di Carabinieri della caserma piacentina agiva fuori dalla legge e con violenza. 5 dei 6 arrestati hanno scelto il rito abbreviato e tra loro anche Giuseppe Montella, ritenuto il capo dell’organizzazione criminale interna alla caserma. Per lui la Procura aveva chiesto 16 anni e 10 mesi.

Oggi, dopo due ore di camera di consiglio, il gup Fiammetta Modica ha condannato tutti e 5 i Carabinieri della caserma Levante. 12 anni di carcere per Montella, 8 all’appuntato Salvatore Cappellano, 6 al collega Giacomo Falanga, 3 anni e 4 mesi a Daniele Spagnolo e infine 4 all’ex comandante della caserma, Marco Orlando. Ancora da tenersi il processo a Angelo Esposito, l’unico indagato che ha scelto il rito ordinario

Piacenza, nella caserma degli orrori spaccio e torture

I reati peggiori, era emerso, sarebbero successi in piena pandemia da Coronavirus. I Carabinieri condannati avrebbero messo in piedi un giro di spaccio coinvolgendo alcuni pusher della zona, usando violenza su altri non coinvolti nel giro. Dalle indagini, che risalgono anche al 17, erano state trovate prove sufficienti della condotta dei condannati: oltre allo spaccio e alle violenze, avrebbero arrestato illegalmente numerose persone, anche torturate nel perimetro della caserma. Gli stessi, inoltre, fornivano certificazioni ad hoc a spacciatori, di modo che potessero continuare a vendere droga fuori Piacenza.

Il gip, nella sua ordinanza di custodia cautelare, aveva parlato di “totale illiceità e disprezzo per i valori incarnati dall’uniforme indossata“. Non più leggere sono state le parole della pm Grazia Pradella, che li ha definiti “Traditori di tutti i principi in cui magistrati, carabinieri e cittadini credono, sono traditori dello Stato”.

La condanna ai Carabinieri nei giorni dello scandalo per il carcere di S.M. Capua Vetere

La condanna per la vicenda della caserma Levante si inserisce in un già delicato discorso mediatico sulle forze dell’ordine, nel centro del ciclone in questi giorni per i fatti di Santa Maria Capua Vetere. Hanno suscitato unanime clamore e indignazione i video dei pestaggi e delle violenze operate da agenti della polizia penitenziaria su detenuti. I fatti risalgono ad aprile 2020, quando per protesta contro le misure anti-Covid in numerose carceri italiane si sono registrate proteste e disordini. A S.M Capua Vetere, per mantenere l’ordine, gli agenti si sono resi protagonisti di schiaffi, pugni e calci nei confronti dei detenuti, anche con manganelli e su persone disabili: il tutto ora è stato reso inequivocabile da alcuni video delle violenze.

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2021 22:58