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Saman, chiesto l’arresto dei genitori: rogatoria al Pakistan per il mandato di cattura internazionale

Pubblicato: 05/07/2021 22:53

Le ricerche del corpo di Saman, la 18enne pakistana scomparsa a Novellara nel maggio scorso, proseguono senza sosta, e c’è una novità nell’inchiesta sul presunto omicidio aperta dalla Procura di Reggio Emilia. Nelle ultime ore, sarebbe stata inoltrata la richiesta di rogatoria al Pakistan per il mandato di cattura internazionale a carico dei genitori della giovane, attualmente latitanti dopo il rientro nella loro patria a seguito della sparizione della figlia. Si formalizza così l’iter per l’arresto di Nazia Shaheen e Shabbar Abbas, madre e padre della ragazza.

Saman, chiesto l’arresto dei genitori fuggiti in Pakistan

Secondo le ultime informazioni emerse sulle indagini relative alla scomparsa di Saman, la Procura di Reggio Emilia avrebbe inoltrato la richiesta di rogatoria al Pakistan per il mandato di cattura internazionale nei confronti dei genitori della 18enne.

I due risultano indagati insieme a uno zio (Danish Hasnain, ritenuto esecutore materiale dell’omicidio) e due cugini della giovane (di questi ultimi solo uno, Ikram Ijaz, trovato e arrestato) e tuttora latitanti. Gli inquirenti ritengono che la 18enne sia stata vittima di un delitto premeditato maturato proprio nell’ambito familiare, uccisa per essersi opposta a un matrimonio combinato. Sarebbe stato formalizzato, quindi, l’iter che prevede l’arresto di Nazia Shaheen e Shabbar Abbas, madre e padre di Saman, fuggiti in Pakistan il 1° maggi scorso, all’indomani del presunto omicidio.

Saman: analisi sulle unghie del cugino

I 5 parenti di Saman risultano indagati per omicidio premeditato, sequestro di persona e occultamento di cadavere. Ikram Ijaz, cugino della 18enne, si trova in carcere e sarebbe stato sottoposto ad alcuni accertamenti. Lo riporta la Gazzetta di Reggio, secondo cui i carabinieri dei Ris avrebbero condotto analisi sulle unghie del 28enne per verificare l’eventuale presenza di tracce compatibili con il Dna di Saman repertato da alcuni vestiti della ragazza sequestrati dopo la sua scomparsa.

Intanto le ricerche del corpo della giovane continuano. Stando a quanto si apprende dall’Ansa, sarebbe intervenuto in campo anche un gruppo di archeologi di Milano. Le attività sono condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Emilia, guidati dal colonnello Cristiano Desideri, che si avvalgono anche del contributo di una unità cinofila della polizia tedesca (impiegata anche nella ricerca dei corpi dei coniugi Peter Neumair e Laura Perselli a Bolzano).

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2021 14:17