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Mondo di Mezzo, arrivata la sentenza in Cassazione per Alemanno: la decisione dei giudici

Pubblicato: 08/07/2021 19:17

È arrivata la sentenza definitiva per il processo a Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma nell’ambito del procedimento stralcio su Mondo di Mezzo. I giudici della Suprema Corte hanno deliberato a favore dell’imputato, una sentenza arrivata 7 anni dopo l’inizio del procedimento giudiziario.

Mondo di Mezzo, la sentenza in Cassazione

L’ex sindaco di Roma Alemanno è stato assolto in Cassazione dall’accusa di corruzione. La sentenza ha stravolto la richiesta del Procuratore Generale Perla Lori che invece aveva chiesto di confermare la precedente condanna a 6 anni prevista per i reati di corruzione e finanziamento illecito.

Le vicende giudiziarie di Alemanno però non sono finite, l’ex inquilino del Campidoglio dovrà infatti presentarsi ancora una volta davanti alla Corte d’Appello di Roma per il procedimento giudiziario che porrebbe fine alla rideterminazione della pena per il reato di traffico di influenze in merito allo sblocco dei pagamenti di Eur Spa.

La reazione di Alemanno alla sentenza

L’ex sindaco di Roma si sarebbe detto sollevato dopo la sentenza, “Finisce un incubo durato 7 anni” ha commentato Alemanno dopo la decisione dei giudici. Ai microfoni di La Presse, uscito dal tribunale, Alemanno ha detto: “Questa sentenza ridimensiona questa vicenda durata sette anni. Mi sono trovato mafioso, corrotto. Non c’è più quel fango che mi era stato tirato addosso. Per me finisce un incubo durato 7 anni che obiettivamente poteva essere evitato

La vicenda che ha coinvolto Alemanno, ex sindaco di Roma, è nota come Mondo di Mezzo, nata come Mafia Capitale, ha portato al crollo dell’amministrazione romana che aveva alla guida proprio Alemanno. Nell’inchiesta per finanziamento illecito e corruzione era emerso un legame stretto tra un’organizzazione criminale gestita da Massimo Carminati e Salvatore Buzzi (condannati a 10 e 12 anni di reclusione al processo bis) e il mondo politico nella persona di Alemanno, ritenuto punto di congiunzione tra i due universi e maggiore interlocutore dei due.

Alemanno era stato condannato a 6 anni di reclusione, ma aveva continuato a ribadire la sua innocenza: “Una sentenza sbagliata. Ricorreremo sicuramente in Appello dopo aver letto le motivazioni.Io sono innocente, l’ho detto sempre e lo ribadirò anche davanti ai giudici di Appello”.

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2021 08:17