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Incendi Sardegna, non si ferma l’inferno di fuoco: centinaia di sfollati, migliaia di ettari divorati dal rogo

Pubblicato: 25/07/2021 16:50

Immagini devastanti quelle che arrivano dalla Sardegna in queste ore, nella seconda giornata di battaglia contro le fiamme nel cuore dell’Oristanese. Migliaia di ettari di territorio sono stati divorati (circa 10mila secondo una prima stima), flora e fauna distrutti, e gli incendi risultano ancora in corso spinti dal forte vento. Centinaia le persone sfollate con altri Comuni, dopo Santu Lussurgiu e Cuglieri, colpiti dall’immane disastro e assediati dal fuoco in seguito al rogo che sarebbe divampato ieri mattina a Bonarcado. Situazione critica anche a Porto Alabe e Scano Montiferro, dove le fiamme avrebbero invaso una parte del centro abitato con una furia cieca.

Incendi Sardegna, non si ferma l’inferno di fuoco: migliaia di ettari divorati dalle fiamme

La macchina della Regione è interamente mobilitata per contenere il mostro di fuoco e fumo che, da ore, tiene l’Isola con il fiato sospeso. 7500 uomini, 20 mezzi aerei (7 Canadair e 13 elicotteri) risultano impegnati senza sosta per affrontare quello che il governatore Christian Solinas dipinge come “un momento drammatico per tutta la Sardegna“.

Le immagini della paura e della devastazione prodotte dal muro di fiamme che attraversa l’Oristanese dalle prime ore del mattino di ieri restituiscono solo una parte dell’entità dei danni. Al momento, secondo quanto riferito all’Ansa dal direttore generale della Protezione Civile Sardegna, Antonio Belloi, una prima stima sommaria parla di circa 10mila ettari di territorio divorato dagli incendi tra Santu Lussurgiu e Cuglieri, due dei centri maggiormente colpiti dall’emergenza.

Un’altra giornata impegnativa: abbiamo tutti gli 11 mezzi aerei in volo, molti dei quali sul rogo dell’Oristanese, gli elicotteri dei Vigili del fuoco e dell’esercito e sette Canadair che stanno cercando di spegnere le fiamme“, ha aggiunto Belloi, che coordina gli interventi con la sala operativa regionale e in stretto contatto con il capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale.

Un bilancio purtroppo ancora non definitivo, data la persistenza dei roghi alimentati dal forte vento che non dà tregua agli operatori impegnati sul posto. “Non è ancora possibile effettuare una stima dei danni causati dagli incendi ancora in corso nell’Oristanese, ma si tratta di un disastro senza precedenti – afferma il governatore Christian Solinas –. 10mila ettari di vegetazione distrutti, aziende e case bruciate, bestiame ucciso“.

Disastro incendi in Sardegna, centinaia di sfollati, paura anche a Scano Montiferro

Dopo la notte di angoscia e l’evacuazione di numerose abitazioni tra Santu Lussurgiu e Cuglieri, con le fiamme fin dentro ai centri abitati anche a Tresnuraghes e Porto Alabe, un’altra situazione gravissima si registra a Scano di Montiferro, sempre in provincia di Oristano.

Sarebbero almeno 400 le persone allontanate dalle proprie abitazioni alla periferia del paese, riporta Ansa, e il sindaco Antonio Flore avrebbe disposto un centro di raccolta presso la palestra comunale. Intanto il fronte del fuoco continua ad avanzare verso le montagne tra Santu Lussurgiu e Macomer, minacciando di aggredire San Leonardo, il suo borgo turistico e le note fonti di Siete Fuentes, fino al Monte Sant’Antonio. in campo anche i vigili del fuoco di Sassari, impegnati per il rifornimento idrico, lo spegnimento dei focolai e il salvataggio del bestiame.

Incendi Sardegna: appello del governatore Solinas a Draghi

Il presidente della Regione Sardegna ha lanciato un appello al premier Mario Draghi: “Chiediamo al Governo – si legge in una nota – un sostegno economico immediato per ristorare i danni e aiutare le comunità colpite a ripartire. Scriverò al Presidente Draghi, prosegue, per chiedere anche che una quota del PNRR sia subito destinata alla Regione per un grande progetto di riforestazione, che rimargini queste terribili ferite. Il Presidente Solinas continua a seguire incessantemente l’evolversi della situazione e sta coordinando, anche con l’ausilio dell’Assessore dell’ambiente Lampis, attraverso la sala operativa della Protezione Civile guidata dall’ing. Belloi, ed il CFVA, diretto dal comandante Masnata, la macchina regionale antincendio, che ha mobilitato anche Forestas, Vigili del Fuoco, Compagnie Barracellari e decine di Associazioni di volontariato. Il Presidente ha più volte interloquito con l’ing. Curcio, Direttore del Dipartimento nazionale della Protezione civile, ottenendo il rinforzo di ulteriori mezzi aerei dalla Penisola per contrastare al meglio l’avanzata del fuoco“.

Ultimo Aggiornamento: 25/07/2021 17:02