Vai al contenuto

Morte di Giuseppe De Donno: si indaga per istigazione al suicidio. Disposta l’autopsia sul corpo del medico

Pubblicato: 29/07/2021 23:07

Nuove informazioni circa l’indagine sulla morte di Giuseppe De Donno, l’ex primario di Mantova ritenuto il “padre” della terapia al plasma iperimmune. Di ieri la notizia che la Procura locale ha aperto un fascicolo d’inchiesta per verificare se quello del medico sia stato davvero un suicidio o se ci siano responsabilità terze. L’ipotesi principale resta quella del gesto volontario, ma venerdì mattina verrà effettuata l’autopsia sul corpo.

Ipotesi istigazione al suicidio per Giuseppe De Donno

Al momento non c’è alcun indizio evidente che quella di Giuseppe De Donno non sia una morte cagionata per sua stessa volontà. Il medico è stato trovato morto pochi giorni fa nella sua casa di Eremo di Curtatone e la causa di morte apparente è suicidio tramite impiccagione. Tuttavia, la Procura di Mantova ha deciso di indagare a fondo: di ieri la notizia dell’apertura di un’inchiesta e questa sera – giovedì 29 luglio – Ansa riporta che il reato ipotizzato è quello di istigazione al suicidio. Per accertarlo, oltre al sequestro di cellulari e compute di De Donno e ad aver sentito i familiari, è stata disposta anche l’autopsia che verrà effettuata presso le camere mortuarie dell’ospedale di Mantova domani mattina, venerdì 30 luglio.

Gli inquirenti vogliono cercare infatti di capire se l’ex primario di pneumologia, salito agli onori delle cronache per la controversa terapia al plasma iperimmune utilizzata su alcuni pazienti nella prima fase della pandemia da Covid-19, sia stato in qualche modo indotto a suicidarsi da qualcuno.

Suicidio di Giuseppe De Donno, esplode la rabbia di alcuni vip

In attesa che le indagini facciano il suo corso, sui social sta montando la rabbia per la morte di De Donno, da alcuni suoi sostenitori ritenuta “sospetta”. Tra questi, Red Ronnie ed Enrico Ruggeri. Il primo ha scritto: “Ho avuto notizia che Giuseppe De Donno ha volontariamente deciso di abbandonare questo pianeta. Io lo avevo intervistato quando per un giorno è diventato l’eroe (…). Salvava vite (…). Poi lo hanno fatto sparire dai radar. Preso in giro, è stato emarginato, era tornato a fare il medico di base (…). È un eroe, una persona meravigliosa. Lo hanno lasciato solo, lo hanno ucciso. Sì, è una vittima di quelli che hanno deciso questo scempio a cui stiamo assistendo. Sono profondamente arrabbiato. È ora di dire basta (…). Avete rotto il co, state andando oltre, avete rotto i cog***i. La vostra disumanità si ritorcerà contro di voi“.

Gli ha fatto eco Enrico Ruggeri: “Messo a tacere, delegittimato, deriso, escluso dai programmi tv. La sua cura aveva solo un difetto: costava pochissimo. Come disse De André siamo tutti coinvolti in questa tragedia, che è anche la nostra“. La comunità scientifica, va sottolineato, è sempre stata cauta sugli effettivi benefici della terapia proposta da De Donno, poi abbandonata anche dalla stessa Asst di Mantova. A giugno De Donno si era dimesso ed aveva iniziato a fare il medico di base.