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Omicidio di Voghera: l’assessore seguiva la vittima? Ora parla la difesa di Adriatici

Pubblicato: 12/08/2021 10:46

La svolta arrivata nelle scorse ore sul caso di Massimo Adriatici sembra aver dato una scossa al caso di cronaca di Voghera. Le indagini sulla morte di Youns El Boussettauoi, il 39enne di Voghera ucciso dall’assessore leghista la sera del 20 agosto, vanno avanti anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza: queste avrebbero registrato l’assessore leghista che sembra seguire quella che poi sarà la sua vittima, poche ora prima dello scontro poi risultato fatale per il 39enne.

La risposta della difesa di Adriatici all’ipotesi di pedinamento

 Gli inquirenti, riportavano i giornali nelle scorse ore, hanno definito “una coincidenza anomala” la “presenza nei medesimi tratti cittadini” sia di Adriatici che di El Boussettauoi. Si sospetta quindi che l’assessore seguisse la vittima prima ancora dello scontro avvenuto al bar e terminato con la morte di uno dei due. “Io ho visto i filmati che sono stati depositati in procura e questo pedinamento non mi risulta, se qualcuno ha qualche altro filmato e lo ha messo a disposizione dell’autorità giudiziaria lo scopriremo“, spiega l’avvocato Gabriele Pipicelli, legale di Adriatici, riporta SkyTg24.

L’incidente probatorio con due clienti del bar

Intanto però le indagini vanno avanti anche concentrandosi su chi c’era nel bar quella sera. Il pm di Pavia Roberto Valli ha richiesto al gip l’incidente probatorio con due dei tre clienti che si trovavano lì la notte della morte di El Boussettauoi. Il timore è che i due testimoni non rimangano a Voghera fino all’inizio del processo. “Noi abbiamo apprezzato l’iniziativa del pm e abbiamo depositato una memoria e abbiamo anche evidenziato come l’incidente probatorio non è soggetto alla sospensione feriale quindi chiediamo che venga fatto nella massima urgenza. Ma ad oggi nulla ci è stato notificato“, ha spiegato ancora l’avvocato di Adriatici, “abbiamo chiesto la massima urgenza nel sentire in una testimonianza unica, nella stessa udienza, i testimoni perché il rischio è che il ricordo” possa sbiadire.