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Bimbo di 7 anni muore dopo un bagno nel lago: vittima di un’infezione da ameba “mangia-cervello”

Pubblicato: 18/08/2021 21:07

Una meningoencefalite amebica primaria, infezione fulminante che colpisce il sistema nervoso centrale ed è causata da un parassita noto come ameba “mangia-cervello”, sarebbe responsabile della morte di un bimbo di 7 anni. Il dramma si sarebbe verificato dopo un bagno in un lago, e a nulla sarebbe valso il disperato tentativo di salvarlo. Il bambino è deceduto pochi giorni dopo il ricovero.

Bimbo di 7 anni muore dopo un bagno nel lago per un’infezione da ameba “mangia-cervello”

David Pruitt, 7 anni, è morto in ospedale dopo aver contratto una rara e gravissima infezione che colpisce il sistema nervoso centrale. Si tratta della meningoencefalite amebica primaria (Map), il cui agente causale è il parassita Naegleria fowleri, noto anche come ameba “mangia-cervello.

Il bimbo, come raccontato dalla famiglia, vi sarebbe entrato in contatto durante un bagno nelle acque di un lago della California e sarebbe stato ricoverato il 30 luglio scorso presso la rianimazione, ma ogni tentativo dei medici si sarebbe rivelato vano. Il minore non ce l’ha fatta e in queste ore è arrivata la notizia del decesso. Il suo caso si aggiunge ai pochissimi – un totale di 9, a partire dal 1971 – registrati nello Stato.

Con il cuore spezzato – hanno scritto i parenti sulla piattaforma online GoFundMe in cui era stata attivata una raccolta fondi per aiutarlo – comunichiamo che il nostro dolce piccolo David è morto. Ora è tra le braccia amorevoli di nostro Signore e dei membri della famiglia che sono passati prima di lui. Ci rallegriamo nel sapere che non è più nel dolore“.

Cos’è l’ameba “mangia-cervello” che ha ucciso il piccolo David Pruitt

L’ameba “mangia-cervello” è un parassita il cui nome esatto è Naegleria fowleri. Può causare la meningoencefalite amebica primaria (da non confondere con la meningoencefalite secondaria, provocata invece da Entamoeba histolytica), un’infezione acuta, fulminante e dall’esito rapidamente fatale che colpisce il sistema nervoso centrale. La diagnosi della malattia, spiega l’Humanitas Research Hospital di Rozzano (Milano,) è generalmente tardiva e questo contribuisce alla sua elevata mortalità. Solo pochi individui riescono a sopravvivere all’infezione.

Naegleria fowleri infetta gli esseri umani in acqua dolce e calda (come laghi e fiumi) contaminata dal patogeno quando questa entra nel corpo attraverso il naso, permettendo così al parassita di arrivare al cervello e distruggerne il tessuto. In rari casi, l’infezione si può contrarre in una piscina in cui l’acqua non sia stata correttamente trattata con il cloro.

Infezione da ameba “mangia-cervello”: incubazione e sintomi

L’ameba “mangia-cervello”, quindi, usa come porta di ingresso le narici e “risale lungo i nervi olfattivi fino al cervello“, spiega un approfondimento del Dipartimento di Sanità pubblica e Malattie infettive dell’Università Sapienza di Roma. L’infezione è fulminante, con periodo di incubazione di 1-22 giorni.

I sintomi sono: forte mal di testa, febbre alta, rigidità del collo, nausea, vomito, stato confusionale, convulsioni, allucinazioni, coma e morte. Non è contagiosa e la letalità, secondo gli esperti, è superiore al 97%. Fino al 2002, sono stati riportati solo 7 casi di sopravvissuti. Il decesso interviene in 3-10 giorni dalla manifestazione dei sintomi e il primo caso umano confermato risale al 1965. Fino al 2010, sono stati registrati 235 casi di MAP con maggior concentrazione tra Stati Uniti, Australia ed Europa.

Ultimo Aggiornamento: 18/08/2021 21:21