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Delitto di Garlasco, Alberto Stasi pronto a lavorare fuori dal carcere: le parole della madre di Chiara Poggi

Pubblicato: 20/08/2021 16:21

Alberto Stasi potrebbe uscire dal carcere per lavorare. Questo emerge dalle parole dell’avvocato del ragazzo, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione – detenuto a Bollate dal 12 dicembre 2015 – per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa nella sua villetta di Garlasco il 13 agosto 2007. I tempi per presentare la richiesta al Tribunale della Sorveglianza sarebbero ormai maturi. Poco dopo la notizia, le prime parole della madre della vittima.

Delitto di Garlasco, Alberto Stasi pronto a lavorare fuori dal carcere

Appena pochi mesi fa, nel marzo scorso, la Cassazione ha respinto l’istanza di revisione del processo presentata dalla difesa di Alberto Stasi e ora, come confermato all’Agi dal suo legale, Laura Panciroli, il giovane ha raggiunto i termini per essere ammesso al lavoro esterno al carcere durante le ore diurne.

I tempi sono maturi per la richiesta – ha spiegato all’agenzia l’avvocato del giovane detenuto – è nei termini di legge per essere ammesso (necessario aver scontato un terzo della pena, ndr), ovviamente dopo la necessaria valutazione del Tribunale della Sorveglianza. Ci stiamo attivando su questo, anche se non è facile trovare una soluzione con le caratteristiche giuste. Ci vuole un datore di lavoro motivato vista l’attenzione mediatica su questa vicenda. Una soluzione che sia rispettosa per lui e per chi lavorerebbe con lui“.

Condannato a 16 anni per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa nella sua abitazione di Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007 con un’arma mai ritrovata, Alberto Stasi si trova recluso a Bollate dal 12 dicembre 2015 e dopo 6 anni dall’avvio della detenzione potrebbe iniziare una nuova parentesi di vita fuori dalle mura del carcere.

Delitto di Garlasco, 14 anni dopo: le parole della madre di Chiara Poggi e la vita di Alberto Stasi in carcere

14 anni dopo il brutale assassinio di Chiara Poggi, la cui drammatica fine è impressa nelle cronache come il “delitto di Garlasco“, la famiglia della 26enne continua a vivere nella villetta teatro dell’omicidio nel ricordo dell’amata figlia. La madre della ragazza, Rita Preda, al Corriere della Sera ha così commentato la possibilità che Stasi trovi lavoro fuori dal carcere: “Cosa vuole che le dica? Se la legge lo prevede noi non possiamo dire niente. Certo, come mamma resto un po’ così… Insomma: forse è un po’ prestino… però se la legge è questa… La legge è sempre attenta al recupero di queste persone, a concedere loro dei benefici, ma è poco attenta a noi che siamo dall’altra parte. (…). In ogni caso, ripeto: sono dispiaciuta ma se le regole sono queste…“.

Oggi 38enne, Alberto Stasi, una laurea alla Bocconi nel curriculum e “grande competenza giuridica“, riferisce l’Agi riportando le parole del suo legale, utilizzerebbe le sue conoscenze “prodigandosi per essere utile a chi in carcere ha meno strumenti di lui, dando consigli o aiutandoli a scrivere le istanze“. Dentro il carcere, si occuperebbe di servizi per compagnie telefoniche e per 3 volte avrebbe tentato di rimettere in discussione il giudizio a suo carico. “Iniziative totalmente infondate che hanno coinvolto persone completamente estranee al caso“, così, riporta il Corriere della Sera, le ha definite l’avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni.

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2021 18:07