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Farmacista 37enne trovata morta nel trevigiano: la Procura indaga per omicidio. Giallo sul suicidio dello zio

Pubblicato: 27/08/2021 16:22

Proseguono le indagini sulla morte di Serena Fasan, farmacista trovata morta nella sua abitazione a Castelfranco Veneto (Treviso). La 37enne è stato trovata esamine dal compagno e poche ore dopo il suo decesso lo zio, Simone Fasan (55 anni) si è tolto la vita. I carabinieri indagano per scoprire la cause della morte della donna. In queste ore la Procura di Treviso ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio volontario.

Donna trovata morta in casa, lo zio si suicida poche ore dopo: il giallo nel trevigiano

Un’intera famiglia è stata sconvolta da due episodi drammatici accaduti nel corso degli ultimi giorni a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. Nel tardo pomeriggio del 25 agosto, la farmacista 37enne Serena Fasan è stata trovata morta dal suo compagno. Quest’ultimo era andato a cercarla a casa, allertato dal suocero che non riusciva a contattarla. La donna era riversa sul pavimento, vicina al figlioletto di appena 2 anni. Al suo fianco sembra essere stato trovato il cellulare, forse utilizzato per cercare di chiedere aiuto poco prima di morire. A nulla è servito l’immediato intervento del 118, che non ha potuto che constatare il decesso di Serena. I carabinieri hanno aperto le indagini e l’autopsia permetterà di conoscere le cause del decesso.

La tragica morte della 37enne è stata seguita da un secondo tragico evento. Lo zio di Serena, Simone Fasan, si è tolto la vita gettandosi da un ponte a Pieve del Grappa la sera stessa del ritrovamento del corpo di sua nipote. A quanto pare, l’uomo aveva già cercato di suicidarsi tentando di impiccarsi in casa attorno alle 20, ma suo fratello lo aveva fermato in tempo.

Le forze dell’ordine indagano per scoprire se fra i due decessi possa esservi un legame. La famiglia ha dichiarato di non credere che le due morti possano essere connesse.

Farmacista trovata morta in casa a Treviso: aperto un fascicolo per omicidio

Nelle ultime ore è emerso un importante aggiornamento sul giallo che ha sconvolto Castelfranco Veneto. Mentre si attendono igli esiti dell’autopsia sul corpo della farmacista trovata morta in casa, i carabinieri proseguono con le indagini. Come spiega Ansa, la Procura di Treviso ha deciso di aprire un’inchiesta per omicidio volontario per la morte di Serena Fasan. Al momento non vi sarebbero indagati.

Gli investigatori spiegano che il fascicolo è stato aperto come “atto dovuto”. Si tratterebbe infatti di uno strumento necessario per poter ottenere l’autorizzazione alle intercettazioni telefoniche. Proprio analizzando gli ultimi movimenti del cellulare della Fasan si potrebbe infatti arrivare a risolvere molti dei dubbi emersi in queste ore.

Le condizioni del corpo di Serena Fasan al momento del ritrovamento

Come già emerso, sul corpo della farmacista non sarebbero stati individuati segni di violenza. Solamente il collo presentava delle ecchimosi che potrebbero essere state provocate da un medico vicino di casa di Serena, intervenuto per prestare primo soccorso, tentando di rianimarla. Gli esperti di medicina legale dovranno comunque valutare se questi segni non siano riconducibili a interventi violenti sul corpo della donna, come lo strangolamento. Nell’appartamento non c’erano segni di effrazione.

Come riporta La Repubblica, Serena Fasan era una professionista stimata e nota in paese. Da tempo era legata a un barista, l’uomo che l’ha ritrovata. Per quanto riguarda lo zio morto suicida, è emerso che egli soffriva di crisi depressive da tempo. Per questo motivo non si esclude l’ipotesi che la notizia della morta della nipote possa averlo portato a togliersi la vita.