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Sharon Stone, che cosa è la sindrome da disfunzione multiorgano che ha ucciso il nipote River William

Pubblicato: 01/09/2021 14:59

Sharon Stone ha da poco annunciato la triste perdita del nipotino River William. Il piccolo, che non aveva ancora compiuto un anno, era stato trovato nella sua culla con un’insufficienza multiorgano ed era stato trasportato d’urgenza all’ospedale. Dopo giorno vissuti fra la vita e la morte il piccolo non ce l’ha fatta. Il bambino è stato colpito da una grave forma di sindrome sistemica.

Sharon Stone in lutto: è morto il nipotino River William

Lo scorso 27 agosto, Sharon Stone ha condiviso con i fan un momento particolarmente difficile per la sua famiglia. L’attrice statunitense ha fatto sapere che il suo nipotino River William, di poco meno di un anno, era stato trovato nella sua culla con un’insufficienza totale multiorgano. Per favore pregate per lui. Ci serve un miracolo aveva scritto Sharon sul suo profilo Instagram condividendo un’immagine del piccolo intubato in un letto d’ospedale.

Dopo aver sperato per giorni nella sua guarigione, domenica sera l’attrice ha diffuso la drammatica notizia della morte del bambino. “River William Stone Sept. 8, 2020 – Aug. 30, 2021“ ha scritto dolorosamente la Stone, condividendo un filmato dell’amato nipotino.

In queste ore in molti si stanno domandando in cosa consista la patologia che in pochi giorni ha causato la morte del nipotino di Sharon Stone.

Sharon Stone, la malattia che ha ucciso il nipotino: cos’è la sindrome da disfunzione multiorgano

La sindrome da disfunzione multiorgano, o MODS (Multiple Organ Dysfunction Syndrome) è la patologia che ha causato la morte del piccolo River William, nipote di Sharon Stone. Le cause scatenanti della sindrome possono essere molteplici. In alcuni casi si parla di infezioni, in altri di lesioni dovute a traumi o a interventi chirurgici, in altri ancora di ipoperfusione e di ipermetabolismo. Si parla di insufficienza multiorgano quando l’infiammazione che si manifesta provoca disfunzioni in due o più sistemi di organi. Talvolta, i pazienti ai quali viene diagnostica la MODS sono già stati ricoverati in ospedale per il trattamento di condizioni sottostanti o collegate. Tuttavia, in alcuni casi la sindrome si manifesta improvvisamente e la sua origine non è nota.

Morto il nipotino di Sharon Stone, i sintomi della sindrome da disfunzione multiorgano

I sintomi della sindrome da disfunzione multiorgano possono essere molteplici. Fra questi si contano anche la lieve febbre, la tachicardia e la tachipnea entro le prima 24 ore. In seguito si possono manifestare anche l’insufficienza respiratoria e polmonare. Entro la prima settimana dalla comparsa dei primi sintomi, possono manifestarsi l’insufficienza epatica, e in seguito ancora l’emorragia gastrointestinale e renale.

La sindrome da disfunzione multiorgano viene definita come la fase finale di un continuum che va da “infezione” a “sindrome da risposta infiammatoria sistemica”, a “sepsi”, a “sepsi severa”, a “disfuzione d’organo”.

Al momento non sembrerebbe esservi alcun trattamento in grado di contrastare la disfunzione d’organo in atto. Esistono solamente terapie di supporto, dunque l’assistenza emodinamica e della respirazione. Obiettivo primario dell’intervento sul paziente è il mantenimento di un’adeguata ossigenazione.

La mortalità dei malati di sindrome da disfunzione multiorgano varia dal 30 al 100% dei casi. Maggiore è il numero di organi coinvolti, minore è la possibilità di sopravvivere.