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Obbligo vaccinale e Green pass, il ministro Roberto Speranza: “La nostra spinta sarà determinata e molto forte”

Pubblicato: 03/09/2021 21:03

Obbligo vaccinale e Green pass: il ministro della Salute, Roberto Speranza, parla dei futuri scenari per l’Italia e di quali sono i prossimi step per contrastare la diffusione del Coronavirus nel Paese. Il titolare del dicastero parla di una “spinta determinata e molto forte” del Governo per raggiungere gli obiettivi della campagna vaccinale e uscire dal tunnel della pandemia in tempi relativamente rapidi.

Obbligo vaccinale e Green pass, l’ipotesi secondo il ministro Roberto Speranza

Nel corso della conferenza a margine della firma di un memorandum sulla ricerca, le scienze mediche e le politiche dell’assistenza, il ministro della Salute è intervenuto sull’obbligo vaccinale – di cui poche ore prima ha parlato anche il premier, Mario Draghi – rispondendo a un quesito sullo stato della campagna vaccini e prossimi orizzonti italiani nella lotta al Coronavirus.

Il Covid è un ancora un nemico insidioso, i vaccini sono lo strumento fondamentale per provare a combattere contro questo virus. Quindi la nostra spinta sarà molto determinata e molto forte per far salire ancora la percentuale di italiani vaccinati”.

Una percentuale che, assicura il titolare del dicastero, è molto alta: “2 giorni fa abbiamo superato il 70% di persone vaccinabili che hanno completato il loro ciclo, ma noi vogliamo insistere, vogliamo che questo numero cresca sempre di più“, ha dichiarato Roberto Speranza. “Per questo valutiamo, sin dai prossimi giorni, decisioni che possano portarci ad una estensione dell’utilizzo del Green pass ad altri ambiti della vita delle persone. E per questo motivo non ci precludiamo anche la possibilità, resta una possibilità in questo momento, qualora ce ne fosse bisogno, di poter utilizzare anche l’obbligo di vaccinazione che già esiste, come noto, per il personale sanitario“.

Maggioranza divisa sull’obbligo vaccinale

Sull’ipotesi di obbligo vaccinale, che in queste settimane ha diviso la maggioranza, Speranza sottolinea che è consentito dalla Costituzione “con un’iniziativa di natura legislativa“. Un possibile scenario che, ribadisce il ministro, è uno strumento a disposizione del parlamento e del governo, ne caso in cui questo dovesse essere necessario“.

La linea tracciata dall’esecutivo e rimarcata in conferenza stampa dal premier Draghi, dunque, per Speranza è “giusta” e si fonda sulla consapevolezza dei rischi ancora alti in materia di diffusione del Coronavirus. Da Matteo Salvini un netto no, riporta SkyTg24: “L’abbiamo proposto in commissione e ce l’hanno bocciato – dichiara il leader della Lega –, ma lo riproporremo in Aula: ‘Se tu Stato, non dico mi imponi ma fai di tutto per portarmi a vaccinare, io dico: ‘Bene, ma se ci sono dei danni conseguenti, mi risarcisci tu che mi sta portando a fare questa scelta’. Non può essere sulla pelle dei cittadini la conseguenza“. Secondo Draghi non c’è spazio per le polemiche: la corsa contro la pandemia imporrebbe l’orientamento attuale e un’altra strada: l’introduzione della terza dose con estensione progressiva della somministrazione, a partire dai più fragili.

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2021 21:12