Vai al contenuto

Scuola: in classe senza mascherina se tutti vaccinati, allarme dei presidi sul “rischio emarginazione”

Pubblicato: 03/09/2021 21:56

La ripresa della scuola, per il secondo anno consecutivo con tutte le incognite e le misure legate all’emergenza Covid, è materia rovente sul tavolo della politica e del personale impegnato nel mondo dell’istruzione. Non solo Green pass e didattica in presenza: ora a occupare l’arena delle polemiche è anche la possibilità di togliere la mascherina nelle classi in cui tutti gli studenti abbiano completato il ciclo vaccinale. Dai presidi l’allarme sul “rischio emarginazione”.

Scuola: in classe senza mascherina se tutti vaccinati, per i presidi è “rischio emarginazione”

Nelle classi ci sarà sempre qualcuno di non vaccinato. E questo creerà una situazione di disagio, con il rischio di emarginazione da parte dei ragazzi che vorrebbero levare la mascherina“. Sono le parole del presidente dell’Anp (l’Associazione nazionale presidi), Antonello Giannelli, riportate dall’Ansa, dopo l’intervento dei ministro Speranza e Bianchi sulla possibilità di non utilizzare le mascherine nelle classi in cui tutti gli studenti sono vaccinati. “Né i dirigenti né i docenti possono avere informazioni sullo stato di vaccinazione di un alunno – ha aggiunto Giannelli –. Come facciamo dunque a saperlo?“. Tra gli interrogativi che i presidi si porrebbero in queste ore che precedono il ritorno in classe per migliaia di studenti in tutta Italia, uno in particolare riportato dal presidente Anp: “Se tra 25 studenti ce n’è solo uno non immunizzato, come si sentirà?“.

Scuola, in classe senza mascherina con il vaccino: la precisazione del Ministero

In queste ore di intensa polemica sulla ripresa della scuola e l’orizzonte di uno stop all’uso delle mascherine nelle classi in cui tutti sono vaccinati, fonti del Ministero dell’Istruzione, citate da Ansa, sottolineano quanto segue: “La possibilità togliere la mascherina nelle classi composte da studenti che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale è prevista dal decreto legge varato dal governo lo scorso 6 agosto con le misure urgenti per l’avvio del nuovo anno scolastico“.

Nell’ottica dell’esecutivo, un’altra precisazione: “Tenuto conto anche degli aspetti legati alla privacy, si sta ora lavorando per l’attuazione di questa novità che non vuole assolutamente creare discriminazioni, quanto piuttosto consentire un progressivo ritorno alla normalità“.